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Chieste 11 condanne per i rapinatori dal clan Giampà

Il pm Elio Romano ha invocato pene comprese tra i 12 e gli 8 anni di reclusione per i presunti responsabili di alcuni “colpi” messi a segno tra Lamezia e Catanzaro tra il 2004 e il 2010

Pubblicato il: 22/06/2018 – 16:59
Chieste 11 condanne per i rapinatori dal clan Giampà

Ha chiesto 11 condanne, dai 12 agli 8 anni di reclusione, il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Elio Romano (foto) nel corso della sua requisitoria davanti al gup di Catanzaro Carlo Paris. Gli imputati sono accusati di rapina, detenzione illegale di armi clandestine, lesioni e ricettazione. Tutti reati aggravati dalle modalità mafiose perché commessi col fine di agevolare la cosca Giampà di Lamezia Terme.
LE RAPINE Le rapine sono state commesse tra il 2004 e il 2010 nel territorio compreso tra Lamezia Terme e Catanzaro da un’organizzazione criminale, la cui costituzione sarebbe stata “consacrata” dai vertici del clan di ‘ndrangheta lametino. I rapinatori, secondo l’accusa, agivano, armi in pugno, con l’avallo del capo-cosca Giuseppe Giampà e dello zio Vincenzo Bonaddio, ai quali corrispondevano una quota del ricavato che, in parte, veniva utilizzato per l’acquisto di droga e armi. Bersaglio della “banda” sono state la società Sda di Marcellinara, la cui rapina ha fruttato 40mila euro; la ricevitoria Astorino di Lamezia Terme ai cui titolari è stata sottratta la somma di 6.500 euro, rapina che è costata lesioni personali al padre del titolare colpito in testa col calcio di una pistola. In particolare, inoltre, Claudio Paola è accusato di avere tentato, con l’aiuto di Umberto Egidio Muraca, una rapina al Supermarket Paone di Catanzaro cercando di impossessarsi delle chiavi della cassaforte del locale entrando negli uffici amministrativi del supermarket armato e accompagnato da due persone camuffate da passamontagna. I tre avevano minacciato il titolare che era però riuscito a chiudersi dentro l’ufficio e chiamare il 113 costringendo alla fuga i rapinatori. La rapina al supermercato “Vivo” di via del Progresso aveva fruttato circa 5-6mila euro. A un’altra vittima, Vincenzo Giampà, la rapina era costata più di 31mila euro mentre alla “Alleanza assicurazioni” sono stati rubati 4.400 euro. Tentata rapina anche alla gioielleria “Le Meraviglie” di Catanzaro non andata in porto perché il marito della proprietaria aveva messo in fuga i malviventi con una pistola legalmente detenuta.
LE RICHIESTE DI CONDANNA Il pm Romano ha chiesto, nello specifico, la condanna di Claudio Paola a 12 anni e 3.200 euro di multa; Emiliano Fozza, 8 anni e 2000 euro di multa; Antonio Donato, 10 anni e 3000 euro di multa; Salvatore Cosimo, 8 anni e 2000 euro euro di multa; Nino Cerra, 10 anni, 8 mesi e 3000 euro di multa; Vincenzo Sacco, 8 anni e 2000 euro di multa; Antonio Ventura, 8 anni e 2000 euro di multa; Luciano Cimino, 8 anni e 2000 euro di multa; Paolo Paone, 8 anni e 2000 euro di multa; Giuseppe Saladino, 12 anni e 3.200 euro di multa; Fernando Gamberale, 9 anni, 4 mesi e 2200 euro di multa.
La prossima udienza è stata fissata per il sette settembre, quando discuterà le difesa, composta tra gli altri dagli avvocati Salvatore Staiano, Antonio Lomonaco, Aldo Ferraro, Domenico Villella, Lucio Canzoniere, Giuseppe Spinelli, Pasquale Nazzarato e Bernardo Marasco.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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