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Gli operatori del teatro: «Da Oliverio solo proclami e ritardi»

Il Coordinamento del settore calabrese ha deciso di indire una conferenza stampa per rendere nota una situazione «estremamente grave» che «sta condizionando in maniera importante la nascita del tan…

Pubblicato il: 22/06/2018 – 13:11
Gli operatori del teatro: «Da Oliverio solo proclami e ritardi»

L’iter di studio che ha portato all’approvazione della nuova legge regionale sul teatro, durato circa tre anni, dopo i «proclami politici» del governatore Oliverio, ad oggi «non ha prodotto alcun effetto sperato». Così, in una nota, il Coordinamento del teatro calabrese annuncia la convocazione di una conferenza stampa che si terrà lunedì 25 giugno alle 11 nel foyer del Piccolo Teatro Unical.
«A fine giugno 2018 – si legge nella nota – sono tantissime le azioni e gli atti da compiere al fine di rendere effettivamente operativa la legge nell’applicazione del primo triennio». Da qui la decisione del Coordinamento di rendere pubblica una situazione «estremamente grave» che «sta condizionando in maniera importante la nascita del tanto auspicato “sistema teatrale regionale”». «I ritardi, sommati alle promesse, stanno mettendo letteralmente in ginocchio le imprese teatrali calabresi, sia quelle storiche e consolidate che quelle neonate o “giovani”. Pretendiamo quindi, attraverso questa presa di posizione, un’assunzione di responsabilità da parte del governo regionale – conclude il Coordinamento – in grado di dare risposte concrete al duro lavoro e alla grande pazienza dimostrata. Tale iniziativa è quella che ci pare più opportuna e utile per perseguire l’obiettivo comune e non vanificare gli sforzi finora compiuti».
L’ASSESSORE CORIGLIANO: «NESSUN PROCLAMA» «E’ davvero strano – sottolinea l’assessore Corigliano – che il Coordinamento abbia deciso di affidare ad una conferenza stampa le sollecitazioni che avrebbero potuto trovare ampia e naturale accoglienza in un colloquio diretto. Personalmente non ho mai inteso sottrarmi alla richiesta di un incontro che sarebbe dovuto avvenire all’interno del Festival “Primavera dei Teatri”. Avevo chiesto soltanto di differire di un giorno la data, ma non ho mai ricevuto né conferma all’appuntamento né ulteriori comunicazioni o richieste. Devo aggiungere, d’altra parte, che la situazione non è affatto ferma o bloccata, come la si vorrebbe far apparire. In particolare, rispetto alle residenze teatrali è proprio di pochi giorni fa la sottoscrizione dell’accordo con il Ministero dei Beni Culturali per il cofinanziamento del nuovo triennio delle residenze teatrali e dell’innovativo centro di residenza concordato tra Regione e Stato. L’accordo prevede l’emanazione di due avvisi pubblici per le residenze teatrali di imminente pubblicazione. Il riparto dei fondi tra Regione e Mibact, sancito solo poche settimane fa, consente di procedere alla definizione anche della spesa necessaria per la nuova legge regionale sul teatro nel suo complesso, per cui gli strumenti di attuazione sono in via di approvazione. Nei due mesi successivi alla mia nomina assessorile -prosegue- il lavoro è stato intenso e proficuo, soprattutto per quanto riguarda l’emanazione del bando sulle residenze teatrali su cui, peraltro, sono stati già assegnati i fondi dal Ministero. Nei prossimi giorni accelereremo il processo di attuazione della legge, rispettando tutti i passaggi necessari previsti». In più, aggiunge «va ricordato che complessivamente l’investimento per le attività culturali da parte della Regione Calabria comprende il cospicuo finanziamento già assegnato ai festival e agli eventi del teatro, che godono anche di triennalità di contributo, per cui può considerarsi decisamente elevata – come mai prima era stato – l’attenzione della Giunta verso il settore teatrale, che si gioverà presto anche di tutte le possibilità offerte dal nuovo strumento normativo approvato nel 2017 e che apre al sostegno verso i soggetti più piccoli e di recente costituzione rispetto ai pochi finanziati in tutti gli anni precedenti. Onestà intellettuale esigerebbe che fossero messi in chiaro tutti gli sforzi profusi e gli investimenti erogati che non assomigliano affatto a proclami. Non ricordare tutto questo genera solo confusione e cattiva informazione. Auspico, comunque -conclude l’assessore Corigliano- maggiore serenità e collaborazione nel rapporto con il mondo teatrale calabrese e, soprattutto, intendo manifestare pubblicamente la mia piena disponibilità a forme di incontro, di confronto diretto, di dialogo e di rappresentazione di problemi qualora se ne ravvisasse la necessità. Sono fortemente convinta, infatti, che per garantire la crescita della nostra terra si debba prescindere da ogni tentazione di colpevolizzazione dei soggetti coinvolti, inquadrando le scelte nella dimensione che, nel caso specifico, è di grande valenza sociale e culturale».

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