LOCRI Il Distretto socio sanitario Locride Sud avrà la possibilità di assumere 14 assistenti sociali. Lo rende noto un comunicato diffuso dal Comune di Locri che è capofila dell’iniziativa. La struttura comprende i comuni di Africo, Antonimina, Ardore, Benestare, Bianco, Bovalino, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Caraffa del Bianco, Careri, Casignana, Ciminà, Ferruzzano, Gerace, Locri, Palizzi, Platì, Portigliola, Samo, Sant’Agata del Bianco, Sant’Ilario dello Jonio, San Luca e Staiti.
«Dopo aver progettato fino ad ottenere 10 milioni di euro per varie tipologie di attività a fini sociali da svolgere sul territorio da qui fino ai prossimi anni – è detto nel comunicato – un altro importante successo e riconoscimento giunge dal Ministero del Lavoro che ha approvato il piano di rimodulazione del progetto “Pon Sia” con delle particolarità uniche sul territorio regionale. Infatti il Bando nazionale prevedeva l’assunzione di 1 figura di assistente sociale ogni 10mila abitanti, con il Distretto di Locri che ne avrebbe potuto così assumere sette dato il bacino di utenza pari a 64.000 utenti residenti. La rimodulazione proposta, basata su una attenta e precisa “lettura del territorio”, dove sono state messe in luce le difficoltà e le carenze che ha questo ambito distrettuale, ha portato i dirigenti ministeriali ad approvare senza alcun dubbio quanto avanzato. Così, il Distretto di Locri, unico per la Calabria, avrà la possibilità di assumere 14 assistenti sociali, con la proporzione di 1 ogni 4.500 abitanti, con presenza costante su ogni singolo comune. Inoltre sono previste anche le figure di tre psicologi, quattro educatori professionali e due amministrativi». «Nelle prossime settimane, il sindaco di Locri, nella qualità di presidente del Distretto – riporta ancora il comunicato – convocherà l’assemblea dei sindaci dei comuni del Distretto alla quale saranno invitati l’assessore regionale Angela Robbe ed i dirigenti del settore, con l’obiettivo di presentare gli importanti risultati ottenuti e concertare e condividere le ‘esigenze sociali’ di un territorio sempre più isolato e abbandonato».
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