«Difficile il ripescaggio del Crotone in Serie A»

La Procura federale della Figc ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona per il caso relativo alle presunte plusvalenze fittizie.
Per la società gialloblù si parla di responsabilità diretta ed oggettiva, un’accusa pesante che se confermata potrebbe anche costare al club veneto la retrocessione nel campionato di Serie B. Questo aprirebbe la strada ad un ritorno in Serie A del Crotone, che avrebbe priorità nel “ripescaggio”.
Delle possibilità di vedere il club pitagorico – di nuovo – in Serie A, abbiamo parlato con l’avvocato Francesco Rondini (foto), esperto in diritto sportivo, membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione italiana avvocati dello sport. «La retrocessione all’ultimo posto in classifica, per questo tipo di illecito, è la massima punizione prevista, ma a mio avviso – dice l’avvocato Rondini al Corriere della Calabria – non sarà inflitta una pena così pesante nei confronti del Chievo. Oggi – continua il legale – non siamo in grado di quantificare il reale valore del cartellino di un calciatore. Per la Procura sarà difficile dimostrare quanto e se i costi delle plusvalenze siano stati o meno “gonfiati”. Per il Chievo, ipotizzando la possibile contestazione di un illecito amministrativo, l’ipotesi più plausibile è quella di una penalizzazione (da scontare nel prossimo campionato) ed un’ammenda».
DEFERIMENTO PARMA Discorso diverso per il Parma, deferito per responsabilità oggettiva insieme al proprio tesserato Emanuele Calaiò accusato di tentato illecito sportivo in merito alla partita in casa dello Spezia nell’ultimo campionato di Serie B. Gli emiliani rischiano una penalizzazione in termini di punti che potrebbe essere scontata nella prossima stagione o in quella in corso. Nell’ultimo caso si modificherebbe la classifica del campionato di Serie B 2017/2018 e di conseguenza, sarebbe «il Palermo (e non il Crotone) a beneficiare di un eventuale “ripescaggio” in Serie A».
TEMPI LUNGHI «Il giudizio definitivo non arriverà in tempi brevi, sarà un’estate particolarmente rovente e non escludo un possibile slittamento dei campionati», confessa l’avvocato Rondini. «Auspico provvedimenti celeri, così come celere dovrebbe essere la giustizia sportiva – conclude – in caso di eventuali ricorsi i tempi si allungherebbero ulteriormente e dunque si arriverebbe ad una sentenza definitiva non prima del mese di agosto. Senza ricorsi, ovviamente, l’inizio dei campionati non sarebbe a rischio».