CATANZARO «Le dichiarazioni rilasciate da Nino Foti, molto critiche circa la gestione di Forza Italia in Calabria, con riferimenti personali all’onorevole Jole Santelli, non rappresentano la linea e le idee del Coordinamento nazionale Enti locali del partito. Ogni giudizio politico espresso da Foti è da considerarsi a titolo personale ed è del tutto inopportuno e strumentale che lo abbia fatto utilizzando il titolo di Vice coordinatore nazionale degli enti locali». Lo afferma, in una nota, Marcello Fiori, coordinatore nazionale Enti Locali di Forza Italia.
«Non è in discussione – aggiunge – il legittimo diritto di critica, semmai l’utilizzo strumentale da parte di Foti della carica di Vice Responsabile nazionale degli enti locali, evidentemente ruolo che è circoscritto alle problematiche relative alle amministrazioni locali, con particolare riguardo a quelle del Sud Italia. È pertanto del tutto evidente che le dichiarazioni rilasciate da Foti nulla hanno a che vedere col suddetto incarico e che la chiamata in causa del Settore Enti locali è stata del tutto inopportuna, fuorviante e strumentale. All’onorevole Santelli e a tutto il gruppo dirigente di Forza Italia della Calabria vanno i miei sentimenti di amicizia e stima. Nelle prossime ore mi confronterò con i vertici del nostro movimento politico per adottare i provvedimenti più opportuni. In questa delicata fase Forza Italia di tutto ha bisogno meno che di polemiche strumentali e di carattere personale, che nulla hanno a che vedere con la nostra cultura politica. Non servono giudizi sommari. Serve una discussione seria e profonda che, alla luce dei risultati delle elezioni politiche del 4 marzo e delle recentissime amministrative, redifinisca una chiara identità di valori e programmi; un modello organizzativo fortemente ancorato sui territori e agli amministratori locali, in grado di interpretare aspirazioni, bisogni e problemi reali dei cittadini; una classe dirigente individuata con i criteri del merito, della competenza e del consenso e che non abbia paura di spalancare le porte ai movimenti civici, ai rappresentanti delle categorie economiche e produttive, al mondo del volontariato e della società civile; un ruolo da protagonisti per i nostri militanti ed iscritti consentendo loro la più ampia partecipazione e capacità di contare». «Con un unico punto fermo e fondamentale – conclude Fiori -:
il presidente Silvio Berlusconi».
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