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Catanzaro, il Codacons trascina il Comune di fronte alla Corte dei Conti

Al centro del contenzioso, la sanzione incassata dall’amministrazione in materia di tariffe dell’acqua. «Non siano i cittadini a pagare»

Pubblicato il: 01/07/2018 – 13:25
Catanzaro, il Codacons trascina il Comune di fronte alla Corte dei Conti

CATANZARO Il Codacons ha inoltrato un esposto alla Corte dei Conti in relazione alla sanzione che l’Arera ha inflitto al Comune di Catanzaro.Si tratta di una multa di complessivi 88.200 euro, delle quali il Comune di Catanzaro ha provveduto – ammettendo l’errore – a corrispondere già 22.400 euro. Quindi ancora ulteriori 58.800 euro da versare. «Ma chi paga ? E, soprattutto, perché?» si legge in una nota del Codacons che denuncia un “valzer delle dimenticanze”. Per l’associazione «il Comune non ha ritenuto di applicare la delibera 523/2014/R/idr, per cui nelle fatture dell’acqua per l’anno 2012 ha “dimenticato” di applicare la decurtazione del 10% e, per le fatture già pagate, ha “dimenticato” di restituire la differenza. Inoltre, come avevamo avuto modo di denunciare già lo scorso gennaio, il Comune aveva “dimenticato” di prevedere nelle fatture la componente tariffaria UI1». Purtroppo, si sottolinea in una nota, «siamo stati facili profeti – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – ed infatti in tempi non sospetti scrivevamo al Sindaco, proprio in relazione ai fatti per cui il Comune è stato multato: “temiamo che gli Utenti possano ritrovarsi maggiorate anche le fatture per gli anni a venire, per i ritardi di cui non hanno alcuna colpa». Ma per il Codacons c’è di più. «A seguito di una verifica ispettiva, è emerso che il Comune di Catanzaro ha continuato a porre in essere comportamenti gravemente lesivi dei diritti dei propri Cittadini, tanto da venire sanzionato per la somma di 88.200 euro con la delibera 434/2015/S/idr. Tuttavia la delibera prevedeva la possibilità di estinguere la sanzione con il pagamento di “appena” 1/3 dell’importo e, ovviamente con la cessazione delle condotte lesive per i Cittadini. Quindi l’Ente provvedeva al pagamento di 22.400 euro…eppure “dimentica” di porre fine alle condotte vessatorie per i Cittadini». Per questo motivo – spiega il Codacons – giovedì l’ARERA ha imposto al Comune di pagare l’ulteriore somma di 58.800 euro. «Infatti l’Ente ha “dimenticato” di documentare la “cessazione delle condotte” lesive per i Cittadini, così come ha “dimenticato” di produrre “documentazione difensiva” per evitare questa ulteriore sanzione. Chiariti i fatti (e le dimenticanze) una domanda nasce spontanea: Ma chi paga ? Pretendiamo che nessuno si azzardi a scaricare i costi di queste multe – afferma il Codacons – sulle bollette destinate ai Cittadini» tuona il Codacons. «Dinnanzi ad un comportamento, francamente, imbarazzante; Alla luce di una serie di dimenticanze preoccupanti; Al cospetto di un atteggiamento testardamente persecutorio nei confronti degli Utenti, abbiamo ritenuto doveroso – conclude Di Lieto – che la magistratura venga chiamata a far luce su questa triste vicenda e, soprattutto, su chi sarà chiamato a pagare questi 90mila euro. Intanto siamo curiosi di conoscere le modalità dei rimborsi per chi ha già pagato le bollette dell’anno 2012 oltre, ovviamente, ai responsabili di questo “primato”».

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