PONTIDA «Adoro peperoncino, ‘nduja e cipolla di Tropea». Così aveva assicurato l’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini quando ancora pattugliava la Calabria in cerca di voti durante la campagna elettorale. Sarà per questo che i leghisti di Calabria hanno preso armi, bagagli, cipolle, conserve e ‘nduja e sono partiti alla volta di Pontida? Non è dato sapere. Di certo c’è che alla festa nata per celebrare l’orgoglio padano e battezzare con le acque del Po la promessa di secessione adesso c’è un banchetto di prodotti calabresi, con tanto di tagliere di assaggi. Fantascienza solo qualche anno fa. Ma all’epoca gli invasori contro cui tuonavano i leghisti erano i meridionali. Per la Lega 3.0 di Salvini la propaganda è la stessa, ma la linea del Po si è spostata un po’ più a sud.
SALVINI: «FINITA LA PACCHIA ANCHE PER LE MAFIE» «Mafia, ‘ndrangheta e camorra ci fanno schifo: le combatteremo con ogni mezzo necessario, da Nord a Sud». Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Anche per mafiosi e camorristi è finita la pacchia, via dalla Sicilia e dalla Lombardia», ha garantito parlando a Pontida. «È solo l’inizio di una guerra che combatteremo con tutte le armi che la democrazia mette a disposizione», ha concluso.
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