ROMA L’imprenditore calabrese, Nino De Masi, è arrivato al ministero del Lavoro per incontrare il ministro Luigi De Maio e presentargli le sue proposte perché le aziende come la sua, che produce macchine agricole a Gioia Tauro, siano protette da una “barriera sociale” contro le mafie. «Ho scritto una lettera al governo perché credo di poter rappresentare una parte di Calabria operosa che ha l’incoscienza e la follia di mettersi contro i poteri criminali», dice De Masi. In particolare De Masi intende presentare a Di Maio due strumenti per la lotta alle mafie: la partecipazione dei lavoratori agli utili della sua azienda «per alzare un muro di protezione da parte dei dipendenti» e un progetto di «public company non a fini speculativi, ma sociali, per costruire una barriera sociale e poter direi cosche “ora provate a toccarmi”», spiega.
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DI MAIO: «PRESTO VISITEREMO LE SUE AZIENDE» «Se gli imprenditori italiani sono degli eroi, quelli del Sud sono supereroi per quello che combattono ogni giorno». Lo afferma il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, in una conferenza stampa con l’imprenditore metalmeccanico calabrese, Nino De Masi, che da cinque anni vive sotto scorta dopo aver denunciato le cosche della piana di Gioia Tauro. «Stiamo organizzando una visita alle aziende di De Masi – aggiunge – con vari esponenti del governo perché anche questo è importante, combattere l’isolamento delle persone che hanno il coraggio di denunciare e resistere. Questo è il tipo di imprenditori con cui il governo vuole stare».
M5S: «IL CORAGGIO DI DE MASI PER UN MEZZOGIORNO MIGLIORE» «Stamani il ministro Luigi Di Maio ha teso la mano all’imprenditore calabrese Antonino De Masi, simbolo della lotta alla ‘ndrangheta e ai crimini bancari, nonché della volontà di vivere e lavorare in Calabria». Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Giuseppe d’Ippolito e Francesco Sapia, presenti all’incontro tenutosi al Ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico, cui hanno partecipato anche i parlamentari 5stelle Dalila Nesci, Anna Laura Orrico, Nicola Morra, Alessandro Melicchio e Fabio Auddino. «Di Maio – continuano D’Ippolito e Sapia – ha detto a chiare lettere che Monte dei Paschi di Siena non ha rispettato l’accordo con le aziende di De Masi, colpite da usura bancaria, sottoscritto sotto il precedente governo. Questa mancanza di rispetto da parte delle banche non accadrà più, ha significato il ministro, che ha preso a cuore le sorti del gruppo di De Masi, di cui già si era interessata la collega Nesci con una montagna di interventi parlamentari. Il ministro ha poi messo a disposizione di De Masi i propri uffici, sottolineando che il nuovo governo sposa in pieno figure e storie imprenditoriali così importanti per il Sud e l’Italia, in quanto di esempio, soprattutto in zone di confine, in cui la criminalità inquina economie e territorio». «Perciò per noi – proseguono D’Ippolito e Sapia – il coraggio, l’intraprendenza, la profondità di visione, le idee e i brevetti di De Masi sono fondamentali, per costruire un Mezzogiorno diverso, fatto di legalità, sapere, lavoro, condivisione e innovazione». «Il prossimo venerdì 4 luglio – concludono D’Ippolito e Sapia – parteciperemo alla presentazione dei progetti di De Masi presso la sede del suo gruppo, accanto al porto di Gioia Tauro. Ringraziamo il ministro Di Maio per aver accolto con immediatezza la richiesta, sottoscritta da tutti i parlamentari 5stelle eletti in Calabria, di incontrare e sostenere Nino De Masi».
DE MASI: «CONFIDO NELLE INZITIVE DEL GOVERNO» «Sono rimasto soddisfattissimo perché a differenza del passato, in cui, quando si toccavano determinati interessi e determinati soggetti, e cioè le banche, vi era sempre una forma di timoroso silenzio e di scarsa voglia di fare prevalere la giustizia, oggi mi sento un cittadino maggiormente convinto che la legge é uguale per tutti”. Lo dice l’imprenditore calabrese Nino De Masi, commentando con l’Ansa l’incontro che ha avuto col ministro Luigi Di Maio. “Spero che il governo – aggiunge De Masi – possa fare sue le battaglie che sto portando avanti da decenni sul territorio e che hanno come unico interesse la legalità ed il risveglio della Calabria. In questo senso, dunque, confido pienamente nell’adozione di iniziative concrete dal parte dell’esecutivo».
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