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«Il Reggino escluso dalla proposta di legge sui centri storici»

Il consigliere regionale Alessandro Nicolò rilegva come tra i 21 consigli comunali firmatari della propoposta normativa non ce ne sia nessuno della provincia di Reggio: «Ci sono ampi margini per ri…

Pubblicato il: 03/07/2018 – 17:38
«Il Reggino escluso dalla proposta di legge sui centri storici»

REGGIO CALABRIA «La valorizzazione dei centri storici è una delle opzioni da privilegiare nel processo di crescita della Calabria tanto da ritenere incomprensibile come mai, nella proposta di legge firmata da 21 consigli comunali della Calabria, non figuri alcuna realtà municipale della provincia di Reggio, essendo ricompresi solo paesi di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo». È quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò. «Per quale ragione – prosegue – la proposta normativa presentata lo scorso settembre al consiglio regionale, ai sensi dell’art.39 dello Statuto della Regione, ed inserita all’ordine del giorno della seduta della Quarta Commissione convocata per domani, non ha registrato l’iniziativa o il coinvolgimento di un vasto territorio che pur presenta centri storici e borghi d’interesse e rilevanza culturale nonché di riconosciuto valore architettonico e paesaggistico? Senza nulla togliere ad altre località della Calabria riteniamo che diversi Comuni della provincia di Reggio (l’unica per nulla rappresentata nel progetto normativo), abbiano pari titolo e meritino di essere annoverati nell’ambito di un più generale progetto di recupero e valorizzazione del territorio, tassello di un mosaico preordinato alla crescita del turismo quale volano di sviluppo».
«La proposta di legge promuove infatti – sostiene ancora Nicolò – interventi regionali per il recupero edilizio, l’adeguamento, il rifacimento e la realizzazione di infrastrutture e servizi, lo sviluppo dell’edilizia abitativa sociale, programmi urbani complessi e misure di sostegno alle fasce deboli nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica. Misure fondamentali per migliorare la qualità urbana,
consolidare e rivitalizzare il tessuto economico del territorio e garantire la coesione sociale, specie nelle aree interne più a rischio marginalità e spopolamento. Considerato che ancora vi sono ampi margini per ricomprendere ed includere, attraverso proposte emendative sia in Commissione che, successivamente in Aula, altre realtà quali beneficiarie dei finanziamenti discendenti dal testo di legge, auspichiamo un’iniziativa dei consigli comunali interessati affinché al più presto facciano pervenire, sulla base di un’apposita delibera, la loro richiesta. La dotazione finanziaria potrebbe essere irrobustita prevedendo un ulteriore investimento rispetto ai 50 milioni già previsti per l’annualità 2018».
«Infine, la proposta normativa d’iniziativa popolare, elaborata da un gruppo di associazioni, potrebbe peraltro arricchirsi – conclude Nicolò – con il coinvolgimento di storici, antropologi e linguisti, del contributo sostanziale offerto anche da realtà associative importanti presenti nella provincia di Reggio Calabria che svolgono un ruolo prezioso di promozione e valorizzazione del territorio e delle identità locali e delle minoranze linguistiche».

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