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«Come si gestisce il verde pubblico a Catanzaro?»

di Alfredo Serrao*

Pubblicato il: 04/07/2018 – 11:57
«Come si gestisce il verde pubblico a Catanzaro?»

C’è qualcosa che non torna nella gestione del verde pubblico nella città di Catanzaro. Non siamo i soli ad affermarlo, visto che anche consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, come Sergio Costanzo e Eugenio Riccio, che avrebbero evidenziato quei dubbi, che anche noi ci eravamo permessi di mettere in luce al momento del subentro della società Verde Idea.
La domanda è peraltro molto semplice e, dalla risposta si palesa, anzi si paleserebbe un potenziale danno erariale nei confronti dell’Amministrazione municipale. A questa domanda l’unico deputato alla risposta è il delegato di giunta al settore, il dott. Domenico Cavallaro che, fino ad oggi ha volutamente glissato ogni sollecitazione, sia essa di ordine tecnico e di indirizzo amministrativo.
Proprio a lui vogliamo chiedere se, l’uso di società in house del comune come Catanzaro Servizi o di Calabria Verde nella gestione del verde pubblico, configura un possibile danno erariale? Tenendo conto che molti interventi in itinere o già effettuati, sarebbero forse contrattualmente in carico alla società Verde Idea (subentrata ad Ati Verde) o alla società Sieco. Alcuni di questi interventi, addirittura, non sarebbe contenuti in nessuno dei due appalti/contratti esterni tant’è che di fatto questi interventi sono in carico a Catanzaro Servizi. Ma, il corrispettivo a Catanzaro Servizi chi lo paga? Quale settore ha commissionato gli interventi e sulla base di quale impegno di spesa?
E’ un semplice perché, giusto per capire come funziona la macchina amministrativa nel settore ambiente del comune di Catanzaro, una semplicissima domanda che apre la normale curiosità del cittadino (pagante) che si vede sempre vessato – senza dover ritornare alla tassa Cavallaro – che vede gestire i propri soldi in modo “innovativo” ed estemporaneo, dove nessuno chiarisce i termini del contendere, i termini contrattuali e peggio ancora se ad un danno bisogna anche digerire la beffa!
In tutto questo non sembrerebbe cosa sgradita – alla città – se l’assessore Cavallaro voglia riferire in consiglio comunale, in una specie di question-time, dove il rispetto dei cittadini, supera le formule e le sonnolenze di tanti consiglieri comunali.

*presidente Associazione “I Quartieri”

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