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I test Invalsi bocciano (di nuovo) gli studenti calabresi

I risultati delle prove danno un’Italia divisa in due, con gli studenti del Nord più bravi di quelli del Sud. Il gap maggiore nelle scuole medie. Bene gli stranieri in inglese

Pubblicato il: 05/07/2018 – 18:45
I test Invalsi bocciano (di nuovo) gli studenti calabresi

ROMA Il 2018 segna il boom di partecipazione alle prove Invalsi, come non si era mai visto dal 2011, almeno alle scuole superiori. Ma i risultati dei test restituiscono un’Italia divisa in due: alle scuole medie il divario aumenta tanto che in Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna oltre il 50%, con punte fino al 60-65%, della popolazione scolastica è al di sotto degli standard nazionali. Gli studenti del Nord sono più bravi di quelli del Sud per quanto riguarda Italiano e Matematica. Gli stranieri si piazzano come o meglio degli italiani nell’Inglese. La dotazione informatica nelle scuole è omogenea in tutto il paese. Sono i dati forniti oggi nel corso della presentazione del Rapporto rilevazioni nazionali Invalsi 2018. Le prove Invalsi 2018 hanno coinvolto oltre 1.100.000 allievi della scuola primaria (classe II e classe V), circa 570.000 studenti della scuola secondaria di primo grado (classe III) e circa 550.000 studenti della scuola secondaria di secondo grado (classe II).
SCUOLA PRIMARIA I livelli medi di risultato al termine della II primaria sono pressoché uguali in tutto il Paese, ma per alcune regioni del Mezzogiorno (Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si osserva una maggiore frequenza di allievi con risultati molto bassi. Già a partire dal secondo anno della scuola primaria nel Mezzogiorno la scuola fatica maggiormente a garantire uguali opportunità a tutti. La differenza dei risultati tra le scuole e tra le classi nel Sud del Paese è molto più accentuata che al Centro Nord. Questo indica una tendenza maggiore a formare classi in cui si concentrano allievi più bravi e più avvantaggiati e classi con allievi con livelli di apprendimento meno soddisfacenti o più svantaggiati.
SCUOLE MEDIE A livello nazionale gli studenti che ottengono risultati adeguati o più elevati sono: Italiano 65,6%, Matematica 59,9%, Inglese-reading (A2) 73,9%, Inglese-listening (A2) 56,1%. Le differenze regionali diventano molto importanti e alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna) vedono oltre il 50%, con punte anche del 60-65%, della popolazione scolastica al di sotto dei traguardi stabiliti dalle Indicazioni nazionali.
STUDENTI STRANIERI In tutti i gradi scolari gli alunni stranieri ottengono in Italiano e in Matematica punteggi nettamente inferiori a quelli degli alunni italiani. La sola materia dove gli alunni stranieri conseguono risultati simili a quelli dei loro compagni italiani è l’inglese: anzi, in varie regioni, gli stranieri, in particolare di seconda generazione e nella prova di ascolto (listening), fanno meglio degli italiani. «Le nuove prove Invalsi – ha commentato la presidente Invalsi, Anna Maria Ajello – delineano un quadro innovativo per il miglioramento della scuola. I ragazzi sanno dove sono arrivati e cosa altro possono fare e per gli insegnanti è un segnale importante perché spiega quanto ha reso il loro lavoro didattico e dove c’è margine di miglioramento».

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