CATANZARO Afferrati dal braccio e strattonati, costretti a stare seduti su una sedia in punizione, colpiti con schiaffi al sedere e sulle braccia, sgridati, umiliati. Due maestre di un asilo di Marcellinara, nel Catanzarese, sono accusate di maltrattamenti nei confronti dei bambini. I fatti sarebbero avvenuti, secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dal sostituto procuratore di Catanzaro Stefania Paparazzo, a partire da gennaio 2017. A testimoniarlo sono state messe agli atti numerose registrazioni audio-visive. In diverse occasioni dal gennaio 2017 in poi, le insegnanti avrebbero sottoposto alcuni alunni in tenera età «ad atti di violenza fisica e psicologica, imponendo loro di non raccontare nulla ai propri genitori dei fatti che accadevano a scuola».
Venerdì ha avuto inizio l’udienza preliminare nei confronti di R.S. e C.P, nel corso della quale si sono costituiti parti civili diversi genitori dei piccoli alunni, assistiti e difesi dagli avvocati Antonio Lomonaco e Stefania Mantelli. Le due donne sono difese dagli avvocati Gennaro Palermo e Noemi Balsamo. Le ricostruzioni delle indagini contro di loro raccontano di punizioni corporali, di sedie spostate mentre un bambino si stava sedendo facendolo cadere, di frasi offensive. C.P., in particolare, è accusata di avere rivolto ai bimbi frasi del tipo «ti faccio la testa quanto un pallone», in particolare di prendersela con un bambino che costringeva a stare inginocchiato per terra con le mani dietro la schiena, di avere «colpito con impeto» sulla guancia sinistra con il coperchio di una scatola un bimbo, reo di dare calci a una sedia sulla quale lei cercava di tenerlo seduto a forza di strattoni. Sarà compito del gup, ora stabilire se le maestre saranno rinviate a giudizio. La prossima udienza è stata fissata per il 17 settembre per le discussioni delle parti.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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