Passa ai domiciliari Agostino Bufanio, imputato nel processo scaturito dall’operazione antimafia “Frontiera” contro il clan Muto di Cetraro. Il tribunale collegiale di Paola, presieduto da Alfredo Cosenza, in parziale accoglimento delle richieste avanzate dagli avvocati Saverio Loiero e Vito Caldiero, ha revocato la misura cautelare in carcere per Bufanio, considerato il contabile all’interno della ditta Eurofish, azienda confiscata ma che secondo la Dda di Catanzaro, pur se formalmente intestata ad altri, veniva gestita dal boss Franco Muto.
I provvedimenti di confisca venivano elusi e nonostante Francesco Muto, Andrea Orsino e Piermatteo Forestiero fossero stati interdetti dall’inserirsi nell’amministrazione dell’azienda, la gestivano ugualmente continuando a imporre il loro dominio criminale sul mercato del pesce «reclutando la manodopera, imponendo ai pescatori di rifornirsi esclusivamente da loro, e tenevano i rapporti con gli acquirenti di pescato». Secondo l’accusa il ruolo di Bufanio consisteva «nell’agevolare il controllo e la gestione dell’impresa da parte degli indagati intranei». La ditta, dopo l’operazione Frontiera, è stata definitivamente confiscata.
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