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Quanto (ci) costa la politica

Le spese per consiglieri e assessori. Il personale dei gruppi di Palazzo Campanella. Dal bilancio del Consiglio emerge la radiografia degli impegni finanziari. E il percorso (che continua) verso i …

Pubblicato il: 08/07/2018 – 20:15
Quanto (ci) costa la politica

LAMEZIA TERME Spendono quasi tutto in personale. Ai gruppi consiliari di Palazzo Campanella viene assegnato 1 milione e 582mila euro. Quasi 1 milione e 300mila viene distribuito in stipendi per i collaboratori delle strutture politiche, il resto finisce in spese di funzionamento. Vale per tutti. Il gruppo del Pd è il più corposo e, di conseguenza, costoso, con 428mila euro investiti nei collaboratori. Seguono Oliverio presidente (210mila euro), il gruppo Misto (150mila) e – praticamente appaiati con 122mila euro – Democratici progressisti e Nuovo Centro Destra. Sono dati contenuti nel rendiconto finanziario 2017 dell’assemblea legislativa calabrese, approvato dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.

Nella relazione sulla gestione allegata al documento contabile si evidenzia come nel 2017 la spesa complessiva impegnata dal Consiglio regionale è stata pari a 65,2 milioni, dei quali 35,6 milioni hanno riguardato la parte politica perché «relativi al pagamento delle indennità dei consiglieri e degli assessori regionali, dei contributi per il finanziamento dei gruppi consiliari compreso il personale assunto dagli stessi, dei vitalizi, delle spese per consulenze e delle spese di rappresentanza».

Per il personale del Consiglio regionale la spesa è stata di 26,3 milioni.
Sono lontani i tempi degli sprechi, stando alla deliberazione, che rileva come nel rendiconto 2017, al 30 maggio scorso il Consiglio regionale abbia realizzato risparmi per oltre 1,2 milioni, mentre l’avanzo di amministrazione è stato pari a 23,9 milioni.
Una tabella mostra il cambio di prospettiva generato dai tanti scandali (non soltanto calabresi) che hanno convinto la pubblica amministrazione a prevedere vincoli stringenti per la finanza pubblica. Da una spesa di 3,3 milioni per consulenze, convegni e pubblicità, mobili e arredi, missioni, formazione e parco autovetture, si è passati a un totale di 736mila euro consentiti come spesa di esercizio. Il consiglio regionale, tutta via, riesce a contenere ulteriormente le uscite, fermandosi a 639mila. L’unico sforamento si registra alla voce “studi e consulenze”, vale circa 60mila euro (in ogni caso si passa dai 490mila euro del 2009 agli attuali 158mila) ma è ampiamente compensato dalle altre voci.
Non c’è solo la politica: altre sono le strutture che contribuiscono a definire le funzioni del Consiglio. Il Rendiconto restituisce la fotografia della spesa per il Corecom – 98mila euro tra indennità di funzione e missioni, a fronte di 138mila euro di trasferimenti da AgCom -, la Commissione regionale Pari opportunità – 136mila euro tra indennità e rimborsi – e il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza – 15mila euro per le spese d’ufficio e 15.300 euro per l’indennità. La spesa sostenuta per il Collegio dei revisori dei conti (incluse le missioni) è, invece, di 165mila euro.
Il rendiconto 2017, deliberato lo scorso 3 luglio all’unanimità dall’Ufficio di presidenza composto dal presidente Nicola Irto, dai vicepresidenti Antonio Gentile ed Enzo Ciconte e dai segretari Giuseppe Neri e Domenico Tallini, sarà all’esame dell’aula nella seduta di venerdì prossimo, 13 luglio. (ppp)

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