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Abramo: «Catanzaro ago della bilancia tra i territori»

Il sindaco del capoluogo risponde alle critiche del segretario organizzativo del Pd, Puccio. «Nessun campanilismo, è un momento delicato e la Calabria ha bisogno di una città-guida»

Pubblicato il: 09/07/2018 – 14:20
Abramo: «Catanzaro ago della bilancia tra i territori»

CATANZARO «Le garbate critiche rivoltemi dal segretario organizzativo del Pd calabrese Giovanni Puccio mi consentono di chiarire il concetto politico centrale espresso nella conferenza stampa di venerdì scorso. La Calabria ha bisogno di equilibrio tra i territori perché solo da un’utilizzazione equilibrata e giusta delle risorse può nascere un progetto di sviluppo complessivo». A dirlo, in una nota, è il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo in risposta alle dichiarazioni di Giovanni Puccio.
«Non possiamo consentirci – dice -, all’interno di una regione così complessa e fragile, di avere una doppia velocità. La Città metropolitana di Reggio, la Piana di Gioia Tauro, la Locride, il Vibonese e il Crotonese, l’asse Catanzaro-Lamezia Terme debbono viaggiare alla stessa velocità della provincia di Cosenza, che resta comunque un territorio fondamentale per l’assetto socio-economico della regione. Stesse opportunità, stessa percentuale di risorse, stessa progettualità, perché la Calabria è una e unica. E poiché le più recenti esperienze alla guida della Regione – che non mi permetto di giudicare o criticare – hanno avuto la tentazione di spostare l’ago della bilancia ora a sud ora a nord, ritengo che Catanzaro possa svolgere quel ruolo di equilibrio tra i territori, proponendosi come elemento di unità e non di divisione».
«Il momento storico – prosegue ancora Abramo – che vive la Calabria impone questa riflessione. Il mio non era e non è un ragionamento campanilistico. Al contrario. Se si registra in una regione povera, che ha gravi problemi legati all’occupazione e al futuro dei suoi giovani, uno sbilanciamento nella distribuzione delle risorse e degli interventi, la situazione complessiva è destinata ad aggravarsi. Nessuna critica personale nei confronti del governatore Oliverio, per carità, che fa quel che può, ma da cui mi aspetto, come sindaco del Capoluogo, atti conseguenti agli impegni assunti solennemente in Consiglio comunale di Catanzaro, tra cui la firma sul pre-accordo per l’integrazione tra le Aziende ospedaliere. Non riuscirei a capire tentennamenti su questo problema, visto che il documento è stato redatto proprio con la sapiente regia del delegato del presidente sulle politiche sanitarie, Franco Pacenza. Parlo di atti conseguenti perché, al di là dei buoni intendimenti, ancora oggi aspettiamo risposte su Agenda urbana, sull’Edilizia sociale, sui Poic, per non dire che anche l’Accordo di programma sul sistema metropolitano attende di essere tradotto in una delibera di Giunta Regionale».
«Attendiamo invano – aggiunge ancora Abramo -, come Comuni, segnali per quanto riguarda il funzionamento dell’Autorità idrica calabrese e un confronto su come cambiare radicalmente le politiche di utilizzazione dell’acqua. Non mi pare che siano queste critiche campate in aria. L’attesa non può essere infinita. E, ovviamente, nessuna critica all’amico e collega Mario Occhiuto che sta facendo davvero molto bene per la sua Cosenza. Ho avuto molto piacere in questi mesi a presenziare, su suo invito, ad alcuni momenti importanti della sua amministrazione, come l’inaugurazione del ponte di Calatrava e del museo nell’ex complesso di San Francesco. Nel mio ragionamento sui centri storici, che vivono un momento molto difficile in Italia e in Calabria, ho detto semplicemente che anche un centro storico di notevole bellezza come quello di Cosenza rischia la desertificazione per mancanza di risorse necessarie per il suo risanamento architettonico. Con Mario Occhiuto esiste una sincera amicizia e più volte ci siamo incontrati per uno scambio di idee sui problemi delle nostre città e della Calabria. Lo considero davvero una risorsa importante, una personalità ricca di idee e di iniziative, che risulterà molto preziosa sia alla sua città sia alla Calabria. A dimostrazione che il centrodestra – a cui spetta il dovere di avanzare una proposta di governo per la regione – ha molte frecce al suo arco in tutti i territori».
«Ora è il tempo di rimboccarsi le maniche – conclude Abramo -. Personalmente, sono impegnato a seguire giorno dopo giorno l’ambiziosa programmazione che abbiamo messo in campo per potenziare il Capoluogo, nella consapevolezza che la Calabria intera ha bisogno di una città-guida moderna, funzionale, accogliente. La mia stella polare è l’impegno quotidiano, senza il quale i risultati non arrivano. Ma questo è un messaggio che parte della politica regionale stenta ad accettare».

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