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Vibo, 155 anni di carcere per i boss delle Preserre

I giudici della Cassazione hanno condannato 14 imputati dell’inchiesta “Luce nei boschi”. Il capoclan di Sorianello Bruno Emanuele dovrà passare 24 anni in cella. Sedici anni per Antonio Altamura a…

Pubblicato il: 09/07/2018 – 23:52
Vibo, 155 anni di carcere per i boss delle Preserre

VIBO VALENTIA La Corte di Cassazione ha condannato 14 imputati a complessivi 155 anni di carcere nel processo nato dall’operazione antimafia “Luce nei boschi” contro i clan di ‘ndrangheta delle Preserre vibonesi protagonisti di una sanguinosa faida. La pena più alta è andata al boss di Sorianello, Bruno Emanuele (24 anni), mentre Antonio Altamura, indicato come lo storico capo del “locale” di ‘ndrangheta di Ariola di Gerocarne è stato condannato a 16 anni per associazione mafiosa.
Gaetano Emanuele, fratello di Bruno, è stato condannato a 15 anni. Condanne anche per Franco Idà (12 anni e 2 mesi), Francesco Capomolla (14 anni), Giovanni Loielo, Vincenzo Bartone e Pasquale De Masi (12 anni a testa), Leonardo Bertucci e Antonio Gallace (8 anni ciascuno), Vincenzo Taverniti e Nazzareno Altamura (7 anni a testa). Sei anni per il collaboratore Domenico Falbo e un anno e 6 mesi per Giuseppe De Girolamo. Otto Comuni del Vibonese, oltre a Confindustria Calabria, figuravano parti civili nel processo.

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