LAMEZIA TERME «Decisione incomprensibile, autoritaria e non partecipata. Un ulteriore assist per il rafforzamento dei sentimenti diffusi di antipolitica». Questo il commento di Mario Magno appresa la decisione della nomina, da parte di Mimmo Tallini, d’intesa con il coordinatore cittadino Giuseppe Spinelli, di Francesco De Sarro a vice-coordinatore provinciale di Forza Italia.
«L’ulteriore delega all’organizzazione del partito, soprattutto nel territorio lametino, conferita allo stesso De Sarro, peraltro, delegittima di fatto il segretario cittadino Giuseppe Spinelli. Se Forza Italia vuole aprirsi al territorio, rispettando principi di democrazia e trasparenza, innanzitutto – osserva Magno – deve chiedersi il motivo per il quale molti suoi esponenti si sono autosospesi non condividendo i metodi e la gestione verticistica del partito, quest’ultima drasticamente osteggiata dai cittadini come dimostra l’ultimo esito elettorale. Evidentemente, Forza Italia in Calabria non vuole fare ammenda degli errori commessi, ma intende continuare imperterrita in un’azione politica involutiva, non inclusiva e priva di prospettive future, che, peraltro, non tiene minimamente conto delle cause che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme. La città della Piana, infatti, in vista delle prossime elezioni amministrative, ha bisogno di invertire la rotta volgendo particolare attenzione alla formazione delle liste senza accettare diktat che provengono dal capoluogo di Regione e probabilmente avallate da Cosenza. Rispetto della legalità, professionalità adeguate e trasparenza devono costituire principi basilari dai quali non è possibile discostarsi per dare a Lamezia Terme il ruolo che merita nel contesto regionale».
«Personalmente – aggiunge Magno – non mi meraviglio più di tanto del decisionismo di Mimmo Tallini, ma del silenzio assordante degli onorevoli Santelli e Occhiuto, rispettivamente coordinatrice e vice coordinatore regionale, ai quali ho più volte manifestato il mio disappunto sulla conduzione del partito nella Provincia di Catanzaro e sulle scelte effettuate per la città di Lamezia Terme. Tutto ciò avviene proprio nel momento in cui il presidente Berlusconi nomina quale suo vice l’amico Antonio Tajani, con l’obiettivo di arrestare la fuoriuscita di tanti iscritti e la perdita di consenso elettorale allo scopo di dare un preciso segnale di rinnovamento e di riorganizzare il partito».
Prosegue Magno: «Per tali ragioni, nel pieno rispetto di tutti gli iscritti che si sono autosospesi dal partito, rinuncio al ruolo di vice coordinatore provinciale di Forza Italia, incarico svolto con entusiasmo, passione e spirito di condivisione verso i cittadini e i tesserati».
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