CATANZARO Si è chiuso in Corte d’Appello il processo in abbreviato dell’inchiesta “Andromeda” che nel 2015 aveva colpito la cosca Iannazzo-Daponte-Cannizzaro di Lamezia. La sentenza è stata pronunciata dalla seconda sezione della Corte di Assise di Appello di Catanzaro. Alcune pene, rispetto al primo grado, sono state rideterminate mentre alcune assoluzioni sono state confermate.
Le condanne: Vincenzino Iannazzo 14 anni e 6 mesi di reclusione, Francesco Iannazzo 10 anni e 8 mesi, Antonio Davoli 8 anni e 8 mesi di reclusione, Antonio Provenzano 8 anni e 6 mesi, Pietro Iannazzo 8 anni e 4 mesi, Giovannino Iannazzo 8 anni e 8 mesi di reclusione, Santo Iannazzo 8 anni e 8 mesi, Emanuele Iannazzo 9 anni, Adriano Sesto 5 anni e 8 mesi, Bruno Gagliardi ergastolo, Francesco Mascaro 8 anni e 2 mesi, Domenico Antonio Cannizzaro (classe ’66) 10 anni e 8 mesi, Antonino Cannizzaro (classe ’79) 6 anni, Angelo Anzalone ergastolo, Domenico Cannizzaro (classe ’75) 6 anni, Mario Chieffallo 8 anni, Antonio Chieffallo 6 anni, Vincenzo Torcasio 16 anni, Gino Giovanni Daponte 10 anni e 8 mesi, Peppino Daponte 8 anni, Salvatore F. Pontieri 6 anni, Pasquale Lupia 6 anni, Gregorio Scalise 6 anni, Vincenzo Giampà 6 anni, Claudio Scardamaglia 2 anni con sospensione condizionale della pena, Gennaro Pulice (collaboratore di giustizia) 7 anni 10 mesi e 20 giorni, Pietro Paolo Stranges (collaboratore di giustizia) 3 anni e 2 mesi, Matteo Vescio (collaboratore di giustizia) 5 anni e 2 mesi, Natalie Zingraff non doversi procedere.
Assolti: Alfredo Gagliardi, Antonio Muraca, Angelo Provenzano, Antonello Caruso.
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