CATANZARO Resta sostanzialmente immutata, rispetto alla sentenza d’Appello, la decisione della Cassazione nei riguardi degli imputati coinvolti nel processo Perseo che avevano scelto il rito ordinario. Quattro sono le posizioni rideterminate dagli ermellini: annullata senza rinvio per intervenuta prescrizione la condanna per il medico Carlo Curcio Petronio, difeso dall’avvocato Mario Murone, che in Appello era stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Annullate con rinvio le condanne per Vincenzo Perri (4 anni in appello), difeso dall’avvocato Pino Spinelli, e Vincenzo Arcieri (condannato a 12 anni sia in primo che in secondo grado), difeso da Aldo Ferraro ed Enzo Galeota. Infine, annullata con rinvio la condanna, solo per quanto riguarda la confisca dei beni, per Franco Trovato, con conferma nel resto della condanna (9 anni), difeso da Francesco Gambardella e Salvatore Staiano. Rigettati i ricorsi per quanto riguarda tutte le altre le altre posizioni per le quali viene definitivamente cristallizzata la condanna d’appello emessa il 7 luglio 2017:
Andrea Crapella, 6 anni di reclusione; Giuseppe Grutteria, 10 anni; Antonio Donato, 9 anni; Antonio Notarianni, 5 anni e 1500 euro di multa; Eric Voci, 3 anni di reclusione e 900 euro di multa con revoca delle pene accessorie e della misura cautelare in corso di esecuzione e tolta l’aggravante mafiosa; Antonio Voci, 9 anni e 3.500 euro di multa, tolta l’aggravante mafiosa; Giuseppe Notarianni, 6 anni e 8000 euro di multa, tolta l’aggravante mafiosa; Carmen Bonafé, 3 anni e 4 mesi, esclusione dell’aggravante mafiosa, 6000 euro di multa con sostituzione dell’interdizione perpetua da pubblici uffici con interdizione per 5 anni; Domenico Curcio, 2 anni e 8 mesi; Davide Giampà, 5 anni e 1.500 euro di multa; Antonio Curcio, 16 anni; Fausto Gullo 8 anni; Michele Muraca, 6 anni e 6 mesi; Vincenzo Arcieri 12 anni.
Confermata l’assoluzione per Giancarlo Chirumbolo, per non aver commesso il fatto, e Giovanni Scaramuzzino perché il fatto non sussiste.
Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa con la cosca Giampà di Lamezia Terme, estorsione, truffa alle assicurazioni aggravata dal metodo mafioso e reimpiego di fondi di provenienza illecita.
Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Lucio Canzoniere, Salvatore Cerra, Anselmo Torchia, Francesco Siracusano, Antonio Larussa, Antonio Lomonaco.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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