CROTONE Il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, non condivide la proposta della Regione Calabria sull’intervento di bonifica da realizzare nella scuola San Francesco, edificio scolastico contaminato da tonnellate di Cic. A sollevare il caso sono state le due parlamentari pentastellate crotonesi, Margherita Corrado ed Elisabetta Barbuto, che in un comunicato hanno accusato la Regione di avere fatto la scelta della messa in sicurezza permanente al posto della “rimozione e smaltimento decisi dopo l’analisi di rischio sito-specifica”. Sotto l’edificio scolastico di Crotone sono state smaltite tonnellate e tonnellate di Cic, ovvero di residui derivanti dalle attività industriali dell’ex Pertusola sud. L’edificio è stato subito interdetto, ma i veleni sono rimasti dov’erano. Il Comune aveva proposto un intervento di bonifica radicale e la Regione l’aveva condiviso. Inaspettatamente, però, nel corso della conferenza dei servizi tenutasi lo scorso 12 luglio, la rappresentante della Regione Calabria ha proposto una variante al progetto di bonifica radicale e cioè «la messa in sicurezza permanente». Le parlamentari del M5s, senza mezzi termini, parlano di «voler fare risparmiare il denaro di Syndial». Ma la legge prevede che chi inquina deve pagare. Toccherebbe, quindi, alla Syndial, ramo dell’Eni, mettere mano al portafogli per bonificare l’edificio scolastico ubicato nel centro abitato della città pitagorica. Se l’intervento viene ridotto ad una semplice messa in sicurezza i soldi che si risparmiano sono tanti. A pagare, però, sarebbe la salute dei cittadini. Pugliese, quindi, non ci sta ed è pronto a chiedere anche l’intervento del governatore Mario Oliverio per risanare la questione.
Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it
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