«È un periodo in cui fioccano candidature e autocandidature alla carica di governatore della Regione Calabria. Tra presunti nuovi che dicono di voler avanzare e sicuri avanzi del vecchio sistema, assistiamo ad una poco edificante corsa alla carica, nel mentre i cittadini calabresi avrebbero bisogno di un confronto franco tra forze realmente, e non a chiacchiere, alternative al disastroso Pd di governo sui rimedi da dare ai problemi più impellenti. E così, l’unico confronto aperto pare essere quello sulle ambizioni più che sulle soluzioni. Ovviamente la Lega non parteciperà mai alla sagra estiva dei nomi da anteporre ai programmi». Lo afferma, in una nota, Domenico Furgiuele, coordinatore regionale della Lega e parlamentare dello stesso partito. «In tale direzione, a scanso di equivoci e al fine di sgonfiare qualche millanteria che circola, tengo a precisare – scrive Furgiuele – nella mia qualità di suo coordinatore regionale, che la Lega non ha benedetto nessuna candidatura o autocandidatura. I tempi sono assolutamente prematuri. Quando sarà il momento, e dopo un prioritario approfondimento su come risollevare la nostra terra dall’attuale pantano, ci riserveremo di valutare e, perché no, di avanzare anche noi una nostra idea. Chi pensa che la Lega si accoderà a scelte verticistiche prese in qualche salotto romano o periferico, ha fatto male i calcoli. Le idee, le donne e gli uomini su cui esse cammineranno prima devono essere calate nella dimensione del confronto, per noi ineludibile, con i calabresi. Altre metodologie da Ancien Régime – conclude – le lasciamo a quanti credono, e non sono pochi, che dopo il 4 marzo non sia cambiato nulla».
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