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Cardiochirurgia, Pacenza al M5S: «La Regione non ha dormito»

Il delegato del governatore alla Sanità: «Dai Cinquestelle valutazioni confuse e prive di cognizione sulle competenze tra Stato e Regioni»

Pubblicato il: 17/07/2018 – 19:44
Cardiochirurgia, Pacenza al M5S: «La Regione non ha dormito»

CATANZARO «È veramente incredibile quanto scrivono alcuni parlamentari del M5S a proposito del mancato stanziamento di borse di studio della specializzazione in cardiochirurgia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Inoltre, si sollecitano i requisiti e si ignora che le attività per essere accreditate hanno l’obbligo di garantire capacità strutturali ed organizzativi. E si sappia che la scuola di specializzazione in cardiochirurgia dell’UMG di Catanzaro è e rimane accreditata.
Si confondono i fabbisogni sanitari (medici e delle professioni) con quelli di specializzazioni che sono soggetti ai tetti dei rispettivi accreditamenti». È quanto si legge in una nota di Franco Pacenza, consulente del governatore Oliverio delegato alla Sanità.
«Valutazioni assai confuse – dice Pacenza –, prive di cognizione sui procedimenti e sulle stesse competenze tra lo Stato e le Regioni. Le attività di specializzazione universitarie sono di competenza statali. La Regione Calabria, sin dallo scorso anno, ha svolto un lavoro di supplenza mettendo a disposizione risorse economiche (ha finanziato ben 10 borse di studio, oltre il 10 per cento del monte complessivo) al fine di garantire ai giovani laureati calabresi una qualche opportunità in più.
Anche quest’anno, di concerto con L’UMG, la Regione ha messo a disposizione lo stesso numero di borse da destinare a quelle specializzazioni a cui il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) ha assegnato una solo borsa.
Come l’anno scorso anche per il 2018 è stata indicata tra le borse aggiuntive dell’Amministrazione regionale la specializzazione di cardiochirurgia. Ed è con assoluta sorpresa che ci siamo trovati difronte al fatto che nel decreto di assegnazione delle borse da parte del Miur non figura quella di cardiochirurgia e che non si è attivata neanche la borsa finanziata dalla Regione sempre destinata a cardiochirurgia. Altro che una Regione che ha dormito».
«L’Ente – continua la nota – ha svolto un lavoro di governo oltre le proprie competenze e mettendo a disposizione anche risorse economiche. Quanto al lavoro che la Regione svolge in seno alla Commissione salute della Conferenza Stato Regioni, si ricorda che in questi anni la Calabria ha assunto ruoli e autorevolezza di primo piano. Siamo infatti tra le Regioni capofila che hanno stimolato l’intera Conferenza ad attivare un Tavolo per la modifica dei criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale; abbiamo modificato i pagamenti a carico dell’Amministrazione regionale per quanto riguarda l’emigrazione passiva; abbiamo ottenuto rappresentanze della Calabria in Agenzie nazionali di primo livello come l’Istituto superiore di sanità, l’Aifa, il nucleo di valutazione sugli investimenti. Questi sono i fatti. Le stesse iniziative, assieme a quelle che i diversi gruppi parlamentari hanno inteso assumere in questi giorni, confermano la bontà del lavoro svolto dalla Regione Calabria su cui la caciara che taluni intendono imbastire non ha alcun fondamento».

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