LAMEZIA TERME «Il rapporto con mio zio è stato bellissimo e soltanto un libro potrebbe descriverlo». Sarebbero, a grandi linee, queste le parole che avrebbe riferito al Tribunale dei minori, l’11 aprile scorso, la ragazzina che secondo l’accusa avrebbe subìto violenza sessuale dallo zio, l’ex consigliere comunale L.M. classe 1968, oggi sotto processo. Lo hanno reso noto, nel corso della prima udienza del dibattimento, i legali dell’imputato, gli avvocati Pietro Chiodo e Anselmo Torchia. I difensori hanno chiesto la nullità del decreto di citazione per genericità del capo di imputazione e l’immediato proscioglimento per insussistenza degli elementi di gravità indiziaria. Secondo la difesa tra L.M. e la minore, vi è stato un rapporto consenziente e platonico.
L’ARRESTO Secondo l’accusa, invece, l’imputato parente stretto della giovane vittima, dall’agosto 2015 fino all’estate del 2017 avrebbe abusato delle condizioni di inferiorità psichica della minore costringendola a subire atti sessuali. Gli episodi di violenza sessuale sarebbero emersi nel corso di indagini che le fiamme gialle di Catanzaro stavano eseguendo e che hanno portato i militari a imbattersi nel reato che ha portato, a dicembre scorso, al fermo dell’ex consigliere.
Il fermo era scattato in seguito al ravvisato pericolo di fuga dell’uomo. «Infatti successivamente a dette notifiche – scrivono i magistrati – l’indagato ha immediatamente attivato una pluralità di condotte innanzitutto finalizzate a comprendere l’oggetto dell’attività di indagine in corso, per poi passare al tentativo di impedire qualsiasi spinta collaborativa quanto della persona offesa, quanto dei prossimi congiunti». L’uomo avrebbe anche cercato di attivare tutta una serie di suoi contatti spostandosi sul territorio compreso tra Lamezia Terme e Catanzaro, arrivando anche «in prossimità dell’aeroporto». Il nove dicembre il gip Valentia Gallo ha convalidato il fermo ed emesso ordinanza di custodia cautelare.
DOMICILIARI PER LUI CASA FAMIGLIA PER LEI Il collegio, presieduto da Maria Teresa Carè, martedì ha concesso i domiciliari all’ex consigliere comunale. Da circa due mesi, invece, la ragazza, che oggi ha 17 anni anni e mezzo, si trova in una casa famiglia su disposizione del Tribunale dei minori che ha accolto le richieste della pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore di Lamezia Terme, Emanuela Costa. La prossima udienza è stata fissata per l’11 settembre prossimo.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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