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Cardiochirurgia, Ferro: «Magna Graecia costretta a reclutare fuori regione»

Interrogazione della deputata di FdI ai ministri dell’Università e della Salute: «Situazione paradossale»

Pubblicato il: 18/07/2018 – 11:03
Cardiochirurgia, Ferro: «Magna Graecia costretta a reclutare fuori regione»

CATANZARO Il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro (nella foto) ha depositato un’ interrogazione a risposta scritta ai ministri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e della Salute sulla mancata assegnazione da parte del Miur di posti per la scuola di specializzazione in Cardiochirurgia di Catanzaro. «Nonostante il regolare accreditamento – scrive Ferro – il Miur avrebbe deciso, in condivisione con il ministero delle Salute, di non prevedere posti statali per la scuola di specializzazione in Cardiochirurgia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro inficiando così il finanziamento regionale destinato ad un posto aggiuntivo riservato a laureati residenti in Calabria; tale decisione appare ancora più incomprensibile – aggiunge – se si considera che sempre lo stesso ministero, con proprio provvedimento n. 0020461 del 9 luglio 2018, ha accreditato le diverse scuole di specializzazione tra cui quella di cardiochirurgia dell’Umg di Catanzaro; tale scelta rischia di sottrarre la possibilità per tanti giovani medici di specializzarsi nella loro università, ed è paradossale che a fronte delle tre cardiochirurgie presenti in Calabria, si sarà costretti a reclutare fuori regione gli specialisti necessari al loro funzionamento; ad oggi – spiega – non è chiaro quali siano state le valutazioni e le motivazioni che hanno indotto il Miur a non assegnare, per quest’anno, alcun posto statale ad una Scuola accreditata in modo congiunto sia dallo stesso Miur che dal ministero della Salute e quali siano le reali motivazioni che hanno portato alla mancata previsione di posti statali per la Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia di Catanzaro».
Ferro ha chiesto quindi «quali urgenti provvedimenti i ministri, per quanto di competenza, ritengano opportuno adottare per scongiurare il rischio di penalizzare fortemente una realtà formativa di elevato livello qualitativo, privando tanti giovani medici della possibilità di proseguire il proprio percorso formativo e lavorativo a sud di Napoli».

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