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Stadio di Crotone, braccio di ferro tra il sindaco e la Soprintendenza

In scadenza l’autorizzazione concessa dal Mibact per la tribuna dello “Scida” costruita due anni fa. Intanto si attende il verdetto sul Chievo e sul possibile ripescaggio

Pubblicato il: 18/07/2018 – 20:31
Stadio di Crotone, braccio di ferro tra il sindaco e la Soprintendenza

CROTONE Braccio di ferro tra il sindaco di Crotone e la Soprintendenza ai Beni culturali della Calabria. Al centro dello scontro il futuro dello stadio “Ezio Scida”. Stamattina la Soprintendenza ha fatto pervenire al Comune una nota con la quale ricorda che oggi scadeva l’autorizzazione concessa dal Mibact per la tribuna costruita due anni fa, quando c’è stata la promozione in serie A del Crotone. Si evince dunque che entro domani il Comune dovrebbe smantellare tutte le opere realizzate al tempo della promozione in serie A e restituire l’area alla Soprintendenza. Il sindaco sulla vicenda preferisce tenere la bocca cucita per non danneggiare il Crotone, visto che in queste ore gli organi della giustizia sportiva stanno valutando la situazione del Chievo, che potrebbe concludersi con una penalizzazione per la squadra veneta e di conseguenza con la riammissione del Crotone al campionato di serie A. Una eventuale polemica sulla disponibilità dello stadio potrebbe non aiutare il Crotone a essere “ripescato”. Il sindaco, quindi, ha scelto la via del silenzio, ma dal suo entourage fanno sapere che Pugliese non intende ottemperare alle richieste della Soprintendenza. Il ragionamento è semplice: sono state avviate le procedure per costruire il nuovo stadio e al momento non sono previsti scavi archeologici nell’area. Non ci sarebbero quindi, secondo il Comune, ragioni pregnanti per smantellare la tribuna e le altre opere realizzate allo “Scida” e c’è la volontà condivisa con la società di calcio di delocalizzare lo stadio e costruire la nuova struttura entro tre anni. In tal senso pare ci fossero stati anche incontri e interlocuzioni con la Soprintendenza. L’impressione era che la cosa fosse fattibile, poi evidentemente c’è stato un irrigidimento.

Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it

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