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«Cardiochirurgia, dal Miur dati non corretti»

Il direttore della Scuola di specializzazione interviene dopo il chiarimento del ministero: «La risposta è legittima ma non tiene conto dei miglioramenti»

Pubblicato il: 20/07/2018 – 16:12
«Cardiochirurgia, dal Miur dati non corretti»

Pubblichiamo la lettera del direttore della Scuola di specializzazione in Cardiochirurgia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Pasquale Mastroroberto.
In relazione ad alcuni articoli apparsi sulla stampa relativi al comunicato Miur su mancata assegnazione posti statali per la Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia ritenevo di avere chiarito alcuni punti sempre per riportare tutta la vicenda nei giusti binari per una corretta informazione. Evidentemente mi sbagliavo visto che si continuano a fornire interpretazioni assolutamente non corrispondenti alla realtà.
Fermo restando che la risposta del Miur è legittima e viene da me accettata con grande serenità ritenendola,sotto alcuni aspetti, anche positiva in prospettiva futura penso sia giusto chiarire che le «sostanziali criticità nel numero di docenti e negli standard dell’assistenza» sono assolutamente non vere o meglio erano senz’altro presenti lo scorso anno e sono state corrette mediante un piano di adeguamento trasmesso al Miur e all’Osservatorio nazionale per la Formazione medica Specialistica nell’aprile di quest’anno per le procedure di accreditamento per l’anno 2017-2018. In modo analitico, di concerto con l’Università e con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Mater Domini” di Catanzaro, sono state avviate e concluse entro i termini previsti le seguenti azioni di “miglioramento”:
1. Bando e relativa selezione nazionale per 1 posto di professore universitario associato per la disciplina di Chirurgia cardiaca. Il concorso è stato portato a termine ed il professore associato ha regolarmente preso servizio il 3 luglio 2018 quindi ben in anticipo rispetto alla data indicata dal Ministero cioè il 1 novembre 2018;
2. Allargamento della rete formativa in modo da migliorare gli standard dell’assistenza erogata: nel febbraio 2018 è stata stipulata convenzione di durata quinquennale con il Sant’Anna Hospital di Catanzaro per le attività cardiochirurgiche. In questo modo si è creata una rete formativa costituita dalla struttura di sede, Azienda Mater Domini, e da due strutture collegate, l’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria e, appunto, il Sant’Anna Hospital di Catanzaro.
Questi dati oggettivi non possono non essere riportati e diffusi.
La mia domanda è semplice: è mai possibile parlare di carenza nel numero di docenti nonché di criticità degli standard assistenziali visto che la Scuola rispetta il numero di docenti richiesti per legge cioè 2 e che la rete formativa è costituita da tutte le Cardiochirurgie calabresi?
È utile anche sapere che alcune Scuole di Cardiochirurgia in Italia, anch’esse con accreditamento provvisorio anzi alcune anche con accreditamento cosiddetto definitivo ma che definitivo non è, hanno in organico tuttora un solo docente. E questo è un dato oggettivo basta controllare sul sito Miur alla voce “Università-organico”.
Nessuno nell’ambito delle istituzioni universitarie e men che meno il sottoscritto ha parlato di scelta politica o altro tipo di illazioni, però bisognerebbe riconoscere che almeno un minimo di perplessità sulla decisione di non assegnare posti statali con la perdita anche del posto regionale sia non solo comprensibile ma assolutamente legittimo.
Ripeto nessuna polemica sulle decisioni ministeriali per la ripartizione dei posti statali ma non si può sottacere che quanto richiesto dal Miur per risolvere criticità presenti lo scorso anno è stato regolarmente portato a termine mediante un piano di adeguamento inoltrato entro i termini previsti, con tutta la relativa documentazione che viene messa a disposizione per essere visionata.
Infine un appello che spero non resti inascoltato: l’Università con la Scuola di Medicina e Chirurgia sono un bene di tutta la comunità catanzarese e calabrese e le Scuole di Specializzazione sono un elemento di distinzione che tutti noi dovremmo difendere e sostenere. Penso che su questo siamo tutti d’accordo. Ben vengano critiche costruttive che sono sicuramente uno stimolo per cercare di offrire un prodotto migliore sia in termini di assistenza sanitaria che di didattica e ricerca, comunque mettendo da parte inutili polemiche ed informazioni non corrette che creano solo confusione in tutti : studenti, laureati medici, pazienti e relative famiglie.

Pasquale Mastroroberto
direttore della Scuola di specializzazione di Cardiochirurgia della “Magna Graecia” di Catanzaro

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