REGGIO CALABRIA «Un’iniziativa importante». Così il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha definito l’iniziativa di ieri sera nella sala conferenze del Museo archeologico di Reggio Calabria sul tema: “Agri&Cultura: il cibo è storia, la terra è ricchezza”. All’incontro-dibattito, moderato dal direttore del Corriere della Calabria Paolo Pollichieni e introdotto dai saluti del Commissario provinciale di Confagricoltura Reggio Calabria Marino Scappucci, sono intervenuti anche il direttore del MarRc Carmelo Malacrino, il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti, il presidente del consiglio regionale della Calabria Nicola Irto e il presidente della giunta regionale Mario Oliverio (qui il suo intervento).
«Coniugare le storie e le tradizioni con una produzione agricola di qualità è un momento importante. Gli agricoltori calabresi – ha detto Giansanti – vogliono dare un segnale all’Italia che c’è una zona agricola ricca di storia e vogliono aggredire il mercato. In questo percorso c’è un forte legame con la terra e con la storia con il recupero di beni archeologici importanti. Questo è un messaggio straordinario ed è segno anche di un’ampia visione e di vitalità dell’imprenditorialità calabrese. Aspetto che, secondo me, deve essere valorizzato».
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STATTI: «PERCORSO SINERGICO PER RILANCIARE L’IMMAGINE DELL’INTERA CALABRIA» «Il bello si accompagna al buono. E Confagricoltura sensibile anche al tema della cultura». Così il presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti.
«Abbiamo voluto lanciare questa sfida – ha spiegato Statti – che parte da Reggio Calabria ma riguarda tutto il territorio. Vogliamo spingere le aziende a fare del sano mecenatismo, quello di cui un tempo erano protagoniste».
«Di intesa con il Museo di Reggio abbiamo lanciato il progetto “Adotta un reperto”. Tante aziende hanno aderito. Come FederCalabria insieme alle unioni provinciali abbiamo provveduto a dare un contributo per il restauro degli specchi di bronzo della Locride. Sempre grazie a loro, realizzeremo opere che saranno esposte poi al Museo di Reggio». «È un percorso sinergico – ha concluso Statti – che permette di rilanciare l’immagine della cultura, dell’agricoltura e dell’intera Calabria».
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