«Terminato il periodo del commissariamento, a breve sarà pubblicato il bando per la nomina del direttore generale dell’Aterp attraverso una manifestazione pubblica». Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Musmanno, intervenendo alla presentazione del rapporto sullo costruzioni curato dall’Ance Calabria.
IL CAPITOLO EDILIZIA POPOLARE «Certamente – ha aggiunto Musmanno – quello dell’edilizia popolare è un settore che va riorganizzato, anche alla luce dell’assoluta mancanza delle risorse. Nell’ultimo consiglio regionale infatti ho fatto presente che le risorse ex Gescal, 150 milioni, pur nella legittimità degli atti, sono state riprogrammate per altre finalità, e questo purtroppo ha reso più difficile la gestione di un immenso patrimonio, che per noi è una grande opportunità e non una criticità, ma abbiamo comunque rimesso in carreggiata il percorso».
«NON GETTATECI LA CROCE ADDOSSO» Musmanno ha poi fatto una panoramica sul tema dei lavori pubblici in Calabria. «La sburocratizzazione – ha aggiunto l’assessore – sarebbe un grande traguardo, perché la legislazione nazionale ci porta a un’eccessiva dilatazione dei tempi. Basti pensare che a livello nazionale i tempi medi per completare un’opera pubblica sono di 4 anni e mezzo, e questo purtroppo incide pesantemente. In Calabria abbiamo casi molto emblematici: a esempio – ha rilevato Musmanno – il megalotto 3 della Statale 106 è un’opera pensata 20 anni fa e solo adesso si vede la luce per l’avvio dei lavori, considerando che poi ci vorranno sei anni per completarlo. Quindi, parliamo di tempi biblici. Eppure la giunta regionale, per la parte di propria competenza, ha inciso in modo pesante, con una riduzione di almeno il 30% dei tempi per arrivare alla definizione e all’avvio della fase esecutiva dei vari progetti». Musmanno ha quindi concluso: «I cantieri che abbiamo avviato sono tanti, ma non possiamo contare solo sulle forze della Regione. Dobbiamo per forza basarci anche sul supporto e sull’aiuto delle amministrazioni decentrate, come Comuni e Province, nei quali comunque ci sono difficoltà. La situazione certamente è caratterizzata da luci e ombre, ma non si deve buttare la croce addosso alla Regione».
a. cant.
x
x