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«No all’attacco sul “nostro” extravergine»

di Innocenza Giannuzzi*

Pubblicato il: 21/07/2018 – 10:08
«No all’attacco sul “nostro” extravergine»

Per alcuni può sembrare come scoprire l’acqua calda, per gli scettici è importante ribadirlo il più possibile: l’olio extravergine d’oliva è molto più di un alimento e i suoi benefici sulla nostra salute sono incredibili per la sua azione antinfiammatoria e antitumorale.
Diversi studi universitari sulla nutrigenomica hanno portato ad una sorprendente scoperta, ogni cultivar di olio extravergine d’oliva è cosi specifica da percorrere strade individuali, “accendendo” geni precisi nel nostro organismo in altre parole, ogni tipo di olio va considerato come un alimento diverso, gli studi hanno confermato in pieno che l’olio extravergine d’oliva ricco in polifenoli giova alla salute, non solo da un punto di vista metabolico, ma anche sullo stato ossidativo, sull’infiammazione e sulla prevenzione dell’arteriosclerosi e del cancro.
L’olio extravergine di oliva può essere considerato un super food, costituito da acido linoleico, acido oleico e acido palmitico, questi acidi sono definiti “Grassi buoni”, poiché tengono sotto controllo il colesterolo cattivo Ldl e valorizzano quello buono Hdl. L’extravergine è ricco di grassi insaturi, ecco perché è alla base della dieta mediterranea, ed è un alimento che fa bene!
La presunta volontà dell’Organizzazione mondiale della sanità di diminuire il consumo di olio extra vergine di oliva a favore di quale altro alimento?
Si dovrebbe aprire un osservatorio sicuramente non sui prodotti naturali ed italiani che hanno delle proprietà benefiche riconosciute, ma su tutti quei prodotti realizzati con zuccheri artificiali e non naturali, sui coloranti contenuti negli alimenti e su tutti gli acidi utilizzati per la lunga conservazione, ciò vorrebbe dire mettere sotto la lente di ingrandimento le grandi multinazionali!
Non è un politica di protezionismo ma di tutela nei confronti delle nostre aziende e dei nostri prodotti. No ad importazione scellerate di olio dalla Tunisia, no alla messa al bando delle nostre eccellenze da sempre invidiateci da tutti. Difendiamo il nostro patrimonio, difendiamo il nostro Made in Calabria, giù le mani dal nostro patrimonio agroalimentare!

*presidente AgriCoop

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