Ultimo aggiornamento alle 23:12
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Un cantiere cinematografico per raccontare la Calabria

La seconda giornata di “Gente d’Aspromonte” analizza fermenti culturali e ripropone la regione come set naturale. Le proposte della Film Commission

Pubblicato il: 21/07/2018 – 12:08
Un cantiere cinematografico per raccontare la Calabria

AFRICO Seconda giornata di “Gente in Aspromonte”, al rifugio Carrà, presso Africo vecchio, nel cuore del Parco Nazionale d’Aspromonte, luogo scelto dalla giunta regionale per tre appuntamenti utili per avviare una riflessione a più voci – quelle di intellettuali, scrittori, registi, giornalisti come di chiunque senta di fornire un proprio contributo di pensiero – sulla possibilità di una nuova narrazione della Calabria, un nuovo racconto che nella proiezione, nell’immagine della regione dia conto di cambiamenti, fermenti, direzioni e realizzazioni. Temi emersi nella prima delle tre giornate – in programma sino a domani, sabato 21 luglio -, nei partecipati workshop che hanno focalizzato il tema di dibattito sugli scrittori calabresi e la Calabria raccontata nonché sul ruolo dell’editoria calabrese.
Con lo stesso format di svolgimento – una discussione aperta-, alla presenza del presidente Mario Oliverio, del vicepresidente Russo, degli assessori Corigliano e Rossi che ha messo il suo accento sul paesaggio, sui paesaggi, quest’oggi, proseguendo i temi della prima giornata, con il coordinamento di Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, attenzione centrata su “La Calabria nel cinema” e “Il ruolo della Film Commission”.
Un filo riannodato che è partito dall’incrocio tra letteratura e cinema, dalla loro «contaminazione», un «patto rivoluzionario», nelle parole di Gioacchino Criaco, l’autore di “Anime nere”, vincitore di prestigiosi premi nella sua trasposizione cinematografica di Francesco Munzi.
Giovani autori, registi affermati, storici del cinema, la dirigenza della Calabria Film Commision si sono ritrovati a discutere dei modi produttivi, dei progetti di sviluppo in corso e delle opere che negli ultimi anni, con una significativa presenza dell’istituzione pubblica che per volontà del presidente Mario Oliverio ha permesso una nuova stagione di ripartenza dell’audiovisivo e della comunicazione visuale che ha permesso di raggiungere nuovi modi e forme del racconto per immagini.
«La riorganizzazione della fondazione regionale ha permesso di aprire un cantiere molto attivo – è stato sottolineato nell’incontro dal presidente della Calabria Film Commission Giuseppe Citrigno – che ha dato ascolto e risposte a una serie di iniziative che, altrimenti, si sarebbero dovute organizzare con un fai da te privo di assistenza e confronto necessari ad un modello industriale ancora allo stato nascente».
Con il lavoro svolto negli ultimi anni, la Calabria, dopo anni di assenza in questo settore, ha riposizionato la sua strategia che ha permesso di costituire un data base delle sua maestranze e disponibilità artistiche, indire dei bandi, accompagnare delle opere di giovani autori che hanno raccolto premi e riconoscimenti nei maggiori festival del mondo. Il progetto Lu.Ca in stretta collaborazione con la Film Commission della Basilicata, ha sperimentato con pochi fondi economie di scala che hanno permesso di partecipare ad rilevanti opere che hanno decretato la scoperta del talento Jonas Carpignano, l’esordio alla regia di Claudio Santamaria e la partecipazione alla serie internazionale “Trust”. Una palestra utile ad affrontare nuove esaltanti sfide come il nuovo film di Mainetti che in questi giorni si sta girando in Sila con l’assistenza della Calabria Film Commission, in cui lavorano quaranta giovani maestranze calabresi.
Nel corso della discussione, la Calabria Film Commission ha proposto ai partecipanti la condivisione di linee programmatiche volte a favorire una nuova narrazione della Calabria agendo, in particolare, sulle quattro fasi chiave di un prodotto audiovisivo: l’idea e il progetto, la realizzazione del prodotto, la distribuzione e la comunicazione.
Nella giornata, i contributi del regista Michelangelo Frammartino, che ha parlato della Calabria come una terra in cui «il territorio non è uno sfondo» dove sono «paradossi straordinari» che per il cinema hanno senso nel venire girati; del regista, sceneggiatore Mimmo Calopresti che ha insistito sull’importanza del continuare a raccontare, luoghi, persone, poesia; dell’attore Peppino Mazzotta che ha sottolineato la necessità di partecipare una narrazione nuova della Calabria attraverso i suoi strumenti primari: letteratura, cinema, teatro.
Ad intervenire ancora, Mario Vitale, Alessandro Grande, Pietro Criaco, Gino Palummo, Aldo Iuliano, Fabrizio Nucci, Mario Canale, Egidio Musitano, Nino Cannatà, Claudio Scarpelli, Marta Petrusewicz, Daniela Rabia, Maurizio Paparazzo, autore che ha censito i film che hanno la Calabria come ambientazione: 200, nel numero, dal documentario ” Mafia d’Aspromonte” del 1966, sino al film tratto dal libro di Roberto Saviano “Zero zero zero” in questi giorni girato in Aspromonte, dal cui set è arrivato l’attore Valter Cordopatri.
Hanno partecipato alla seconda giornata di “Gente in Aspromonte” il capogruppo Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo, il consigliere Mimmo Battaglia. A concludere, il concerto di musica etnica con Francesca Prestia e Cataldo Perri.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x