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Le nuove rivelazioni sull'omicidio di Silvio Aquino

Il sito internet The Vision svela nuovi retroscena sul calabrese ucciso dal gruppo criminale bosniaco Hamidovic il 27 agosto di tre anni fa. Nel gruppo di giornalisti investigativi che oggi hanno p…

Pubblicato il: 23/07/2018 – 20:54
Le nuove rivelazioni sull'omicidio di Silvio Aquino

ROMA Colombia, Calabria, Slovacchia: tutte unite nel nome di Silvio Aquino (in foto), un calabrese emigrato in Belgio dove viveva con la moglie slovacca, assassinato il 27 agosto di tre anni fa a colpi di arma da fuoco in una località delle Friande quando già la magistratura del posto aveva cominciato a indagare su di lui e su due suoi fratelli sospettati di rappresentare una delle più potenti famiglie di narcotrafficanti d’Europa. La testata online ‘The Vision’ pubblica in esclusiva in Italia gli sviluppi di questa storia (potete leggere l’articolo completo qui), frutto del paziente lavoro di squadra portato avanti dai cronisti di inchiesta di IRPI, Occrp, Investigace, Heut Nieusblad e Aktuality – alla quale hanno collaborato Jan Kuciak, ucciso lo scorso 21 febbraio, e Pavla Holcova. Gli Aquino – il cui processo si è chiuso poi nel febbraio dello scorso anno, con 34 imputati e il sequestro di 8 milioni di euro tra cash, droga, auto e armi – avevano costruito un vero e proprio cartello per importare tonnellate di cocaina purissima direttamente dalla Colombia. Una tappa al porto di Anversa e poi lo scarico a Rotterdam. Il tutto nascosto in carichi di banane di Medellin. Tuttavia, la difficoltà a collaborare tra magistrature di diversi Paesi ha fatto si’ che le ramificazioni internazionali del cartello non siano rimaste coinvolte e che i personaggi che le compongono non siano niente più che soprannomi senza volto. E quando è stato assassinato, il giornalista Jan Kuciak – del giornale slovacco Aktuality – faceva parte di quel team di reporter che intendeva ricostruire le vicende attorno al cartello degli Aquino. A lui spettava capire in che modo questi narcotrafficanti riciclassero il denaro nel suo Paese, la Slovacchia. ‘The Vision’ ricorda che i due fratelli di Silvio Aquino, Mario e Raf, sono stati condannati in via definitiva, rispettivamente a sei e dieci anni di carcere per narcotraffico internazionale. In carcere è finito pure un autotrasportatore di fiducia e una coppia di portuali di Anversa. A eliminare Silvio sarebbero stati i sicari della gang bosniaca Hamidovic, assoldata spesso per rapimenti e regolamento di conti. Il presunto mandante dell’agguato è un ex ristoratore italiano di Maasmechelen, Martino Trotta. Il movente sarebbe stato un carico di cocaina. Trotta si è dichiarato innocente, ma intanto in primo grado ha rimediato una condanna a sette anni. Secondo l’avvocato di Silvio Aquino, Sven Mary, i due non sarebbero mai stati in contatto. Silvio avrebbe dovuto testimoniare in tribunale di lì a poco, e magari avrebbe scelto di collaborare, raccontando la vera entità del traffico da lui gestito. Sua moglie Silvia Liskova non ha voluto parlare con i giornalisti, come tutti gli altri protagonisti di questa storia.

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