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Rifiuti, associazioni catanzaresi sul piede di guerra

La nuova regolamentazione del Comune e il “pasticcio” dei carrellati. Alcuni sodalizi si schierano contro l’applicazione di una tassa per i condomini

Pubblicato il: 23/07/2018 – 13:31
Rifiuti, associazioni catanzaresi sul piede di guerra

Il “pasticcio” dei carrellati a Catanzaro. La “tolleranza zero” che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Abramo aveva preannunciato in tema di gestione dei rifiuti e di raccolta differenziata si scontra con difficoltà operative e logistiche di vario tipo e segna il passo, denotando un’enorme confusione sulla vicenda.
LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE L’antefatto è una conferenza stampa dello scorso 4 giugno durante la quale l’assessore all’Ambiente, Mimmo Cavallaro, annunciando il “pugno di ferro” contro i “furbetti” del rifiuto, ha illustrato le novità sul posizionamento dei cassonetti su suolo pubblico, rappresentata da una stringente regolamentazione dei carrellati esterni destinata ai condomini con oltre 8 nuclei familiari e agli esercizi commerciali. Regolamentazione probabilmente opportuna, alla luce dell’anarchia imperante nel capoluogo calabrese, e però non indolore per le tasche dei catanzaresi, perché accompagnata dalla previsione di una Tosap (tassa per l’occupazione di suolo pubblico) stimata in circa 10 euro all’anno per i cittadini che vivono in un condominio over 8 abitazioni o per gli esercenti che utilizzeranno all’aperto i cassonetti per la differenziata. Nella regolamentazione si fissava al 20 luglio la scadenza per la richiesta delle autorizzazione, con la previsione della rimozione dei cassonetti non autorizzati e con l’applicazione di multe e sanzioni agli inadempienti.
IL DIETROFRONT DELL’ASSESSORE Ma l’attuazione della regolamentazione ha mostrato i suoi limiti, alò punto che alla scadenza del termine poche decine di richieste di autorizzazioni di posizionamenti esterni dei carrellati sono arrivate agli uffici comunali: insomma, un (iniziale) flop, che costringe Giunta e assessore, sollecitati anche dalla pressione dell’opinione pubblica,  a una parziale retromarcia. «Sono pienamente d’accordo sulla richiesta di concessione di una proroga», ha detto Cavallaro aggiungendo che l’ipotesi della proroga «verrà sottoposta all’attenzione del Consiglio comunale, ente deputato alla sua approvazione. Nelle more di questo necessario passaggio burocratico-amministrativo, l’introduzione della nuova norma sarà pertanto momentaneamente sospesa». Anche se – a quanto risulta – non sarebbe stata sospesa la possibilità di sanzionare gli inadempienti.
ASSOCIAZIONI SIUL PIEDE DI GUERRA Sul piede di guerra da tempo ci sono tuttavia alcune associazioni – “Il Pungolo”, “Upac” e i “Quartieri” – che hanno già presentato un esposto all’Anac e alla Prefettura contro la regolamentazione del Comune e la Tosap per i carrellati e oggi sono state ricevute dal capo di gabinetto della stessa Prefettura per ribadire la loro posizione. «Abbiamo contestato e contestiamo ancora – dicono Francesco Pitaro (“Il Pungolo”), Michele Orefice (“Upac”) e Alfredo Serrao (“I Quartieri”) – l’applicazione, da parte del Comune, di un doppio tributo a carico degli utenti (Tari e Tosap) a fronte di un unico servizio reso relativo alla raccolta dei rifiuti. Ed infatti, anche in base alla giurisprudenza in materia, l’eventuale Tosap dovrebbe essere corrisposta dalla società che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti o, al più, dal Comune. Ed invece, il Comune di Catanzaro vuole farla ricadere sull’utente. L’annuncio, avvenuto nelle scorse ore, da parte del Comune di Catanzaro, dell’eventuale proroga del termine per il deposito delle domande, che svela l’incertezza che regna nelle stanze comunali sulla materia, determinata dai nostri esposti, non sposta il problema in quanto – aggiungono Pitaro, Orefice e Serrao – si tratterebbe solo di un mero slittamento del termine con riferimento a un tributo che rimarrebbe a carico dell’utente su cui, invece, non deve e non può gravare. È bene, pertanto, che Prefettura ed Anac, fino all’estinzione totale del tributo, che non può gravare sui cittadini catanzaresi, vadano avanti nell’esercizio dei propri poteri e adottino ogni iniziativa ritenuta opportuna e tutti gli atti necessari e che rientrano nelle proprie competenze e prerogative di legge».

a. cant.

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