CATANZARO Dopo le bocciature giudiziarie incassate da Tar e Consiglio di Stato, e dopo le censure politiche bipartisan messe nero su bianco dalla Terza commissione consiliare regionale, la giunta regionale ha una sola strada da imboccare per evitare la paralisi del sistema dell’assistenza a disabili, minori e anziani: velocizzare le procedure.
Lo hanno chiesto in mattinata i consiglieri regionali Gianluca Gallo e Carlo Guccione, incontrando i vertici del dipartimento Politiche Sociali. «Insieme al collega Guccione – spiega Gallo – abbiamo voluto verificare di persona lo stato di attuazione della spesa in relazione al welfare, dopo che la giunta regionale ha deciso di richiedere ai Comuni capiambito la restituzione delle somme in precedenza loro erogate per far fronte ai compiti disegnati con la deformante riforma del welfare, letteralmente cancellata dalle sentenze della magistratura e dalle critiche politiche ed istituzionali». Da quanto emerso, rimarca il capogruppo della Cdl, «si evince che gli unici ambiti ad aver già proceduto alla restituzione siano stati quelli di Trebisacce, Soverato e Mesoraca. Sarebbero invece in fase di definizione le pratiche avviate dai Comuni di Taurianova, Polistena e Villa San Giovanni». Poi, per il momento, niente più. Una lentezza che rischia di risultare dannosa, dal momento che i fondi di cui si è chiesta la restituzione sono quelli destinati al pagamento delle strutture. «È chiaro che i ritardi preoccupano e non poco», sottolinea ancora Gallo: «Per questo, insieme a Guccione, confrontandoci con la dirigente del settore, Rosalba Barone, abbiamo richiesto che gli uffici competenti sollecitino anche per le vie brevi, se necessario, gli enti in ritardo».
Qualche buona notizia, tuttavia, anche ad esito del pressing esercitato nelle ultime settimane, è arrivata: «Nei prossimi giorni sarà sicuramente liquidato il saldo del 2017. Poi, una volta firmati gli addenda, le singole strutture potranno fatturare e quindi ottenere almeno le anticipazioni bancarie». Una soluzione transitoria, che permetterà comunque di evitare lo stallo del sistema ed il blocco dell’erogazione dei servizi. «Dispiace – conclude Gallo – che a causa dell’ostinazione di Oliverio sia stato necessario arrivare sull’orlo del baratro prima di avvedersi degli errori compiuti dalla giunta regionale. Adesso è il momento di invertire la marcia per intraprendere strade diverse. Ma occorre fare in fretta: perché la situazione possa almeno stabilizzarsi occorrono, sotto il profilo burocratico, una delibera di giunta con cui fissare la destinazione delle risorse riavute dai Comuni e poi due distinti decreti per l’impegno e liquidazione delle somme in favore prima dei Comuni capiambito e delle singole strutture poi. Insomma, resta ancora molto da fare, e in fretta: continueremo a vigilare perché non ci siano altre distrazioni o nuovi ritardi».
x
x