«Alla Calabria serve una legge elettorale chiara»

È necessario affrontare con celerità le anomalie della legge elettorale calabrese, anche e soprattutto per risolvere le storture che hanno portato il miglior perdente a restare fuori dal Consiglio regionale, salvo rientrarvi solo a seguito di una battaglia legale (è il caso di Wanda Ferro, candidata Governatore, la cui battaglia è stata avversata dalla stessa Regione) in violazione delle più comuni norme e dei principi di democrazia e rappresentatività che governano gli organi elettivi, riservando, appunto, proprio al miglior perdente un seggio in Consiglio.
Serve una legge il più possibile chiara e che non nasconda cavilli interpretativi tali da mettere a rischio i su indicati principi, ma che garantisca pienamente democrazia e rappresentatività. In quest’ottica, auspico che, con l’occasione, si voglia finalmente affrontare il tema della doppia preferenza di genere. È una battaglia di buon senso, di democrazia, di civiltà giuridica e sociale, perfettamente in linea con l’orientamento giurisprudenziale europeo e costituzionale e non è più procrastinabile. Occorre prendere atto delle diseguaglianze esistenti tra uomini e donne nell’accesso alle cariche elettive e a chi mi chiede se questo sia giusto, rispondo con una semplice domanda: quanti Consigli regionali, provinciali, comunali esistono a maggioranza femminile? La domanda è provocatoria, ma la risposta la conosciamo tutti. Lo scopo non è garantire l’elezione di qualcuno, ma garantire l’accesso equilibrato alle cariche elettive a tutti, donne e uomini, significa garantire pari opportunità nel punto di partenza, un principio sacrosanto che dovrebbe ricorrere sempre nell’azione concreta di chi fa politica: tutti uguali nel punto di partenza, a tutti le stesse opportunità, sarà solo la meritocrazia a fare la selezione, in politica come in ogni altro contesto. Dobbiamo prendere atto che esiste un problema, che potremmo motivare in mille modi ma che, in ogni caso, va risolto e con celerità, perché non possiamo affrontare le prossime elezioni regionali senza aver previamente adeguato la nostra legge elettorale ad un principio pienamente condiviso e condivisibile, restando ancora una volta fanalino di coda anche su quest’argomento. È necessario riequilibrare le posizioni, è fondamentale che l’accesso alle cariche elettive sia garantito in egual modo ad ambo i sessi e su questo garantisco sin da subito la mia disponibilità a discutere ed approvare una legge chiara che dia un vero segnale di cambiamento, dal quale la Calabria non potrà che trarne beneficio.

*consigliere regionale Fratelli d’Italia