Il Chievo Verona resta in Serie A. Il Cesena, che non s’è iscritto alla Serie B, partirà con una penalizzazione di -15 se si iscriverà a un campionato Figc con lo stesso titolo sportivo. Questo il sunto della sentenza del Tribunale federale nazionale. Ecco quanto si legge sul sito della Figc: «Il Tribunale federale nazionale, presieduto da Roberto Proietti, ha dichiarato improcedibile il deferimento nei confronti della Società AC Chievo Verona Srl e, per l’effetto, restituisce gli atti alla Procura Federale». L’esito del procedimento frustra i sogni del Crotone, che sperava in un ripescaggio per effetto dell’eventuale retrocessione della società clivense. Nulla da fare, almeno per il momento.
«SUBITO NUOVO PROCESSO» «Procedere con immediatezza a instaurare il nuovo processo contro il Chievo per evitare che la società Fc Crotone abbia a subire ulteriori gravissimi danni”». È quanto scrivono gli avvocati del Crotone calcio, Giancarlo Pittelli e Elio Manica, al Procuratore federale della Figc, Giuseppe Pecoraro, chiedendo che «a seguito della dichiarazione di improcedibilità contro il Chievo Verona per un errore tecnico nella mancata audizione del presidente Luca Campedelli, venga subito istruito il nuovo procedimento».
«Il Tribunale federale, infatti – sostengono gli avvocati Pittelli e Manica – non ha assolto la società clivense, ma ha rinviato gli atti alla Procura per rifare tutta la procedura da capo ed in modo corretto».
Gli avvocati del Crotone, che è terzo interessato nel processo contro il Chievo in quanto, grazie ad un’eventuale penalizzazione della squadra veneta, potrebbe ottenere la riammissione in Serie A, chiedono, inoltre, al procuratore federale della Figc «di procedere con immediatezza alla spedizione della convocazione in favore degli incolpati richiedenti l’audizione e di instaurare, con l’urgenza che la gravità della situazione impone, un nuovo procedimento che consenta di pervenire alla decisione giurisdizionale in tempi compatibili con gli adempimenti propedeutici al regolare avvio del campionato della massima serie».
Il timore del Crotone, infatti, è che il procedimento possa arrivare a sentenza dopo l’avvio dei campionati e questo penalizzerebbe dal punto di vista sia sportivo che economico la società calabrese.
«Giova segnalare alla sua attenzione – concludono gli avvocati – che i fatti gravissimi posti a fondamento del deferimento della società A.C. Chievo Verona sono i medesimi già oggetto di accertamento da parte del Tribunale Federale che ha deciso la posizione della società A.C. Cesena».
VRENNA: «EPILOGO PARADOSSALE» Il presidente del Crotone, Gianni Vrenna, non ha alcuna intenzione di arrendersi dopo la sentenza del Tribunale federale nazionale che ha decretato l’improcedibilità, per un vizio di forma, nel processo contro il Chievo per le plusvalenze. La società calabrese che puntava alla riammissione in Serie A in caso di condanna del Chievo, ha fatto sapere in una nota che «prende atto della sentenza pronunciata questa mattina dal tribunale federale nazionale della Figc». «Pur rispettando la decisione – si legge nel comunicato – il presidente Vrenna intende continuare a far valere i propri diritti in ogni sede. Per questo è attento ma fiducioso nell’operato della Procura, auspicando l’immediata istruzione di un nuovo procedimento. Appare infatti paradossale che l’epilogo, anche alla luce della condanna nei confronti dell’altra società imputata, possa non essere quello sperato».
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