C’è una Calabria diversa da scoprire. Lontana dalla cronaca nera, dai disservizi, dagli scandali. È una Calabria sconosciuta forse a molti suoi stessi abitanti quella raccontata nella “Guida” dedicata alla regione edita da Repubblica e attualmente in vendita insieme al quotidiano. Si tratta della seconda edizione ed il volume – ha annunciato il direttore Giuseppe Cerasa – ha già fatto registrare un record di vendite. «Continuiamo a dare nuove prospettive di fruizione del territorio, portando alla luce gli angoli più nascosti e incontaminati di questa regione, stretta tra i due mari. La forte attrazione che sta esercitando negli ultimi tempi, dimostra come la Calabria stia riconquistando una posizione centrale non solo in Italia ma in tutto il Mediterraneo e nella Guida vogliamo sottolineare questo ruolo che per troppo tempo le è stato negato». Ecco perché nel testo è stato dato spazio non solo alle bellezze ormai internazionalmente conosciute della Calabria. Nella sezione “Regione da non perdere”, c’è un viaggio fra passato e futuro che si snoda fra i siti archeologici, i borghi spopolati dell’Alto Jonio e dell’Area Grecanica, la Costa degli Dei da Pizzo Calabro a Nicotera, e la Riviera dei Cedri. «Siamo andati a scovare una serie di piccoli borghi sicuri di trovare elementi infrangibili di un passato che resiste nonostante tutto. Un passato che fa il paio con una rete artigianale ancora in vita e che si esalta nel raccontare storie bellissime di liutai, di maestri zampognari, di ceramisti, di creatori di pipe, di tappeti, di piccoli gioielli di oreficeria o della seta». Sono i centri raccontati nella sezione dedicata ai distretti, ma spazio trovano anche feste e festival, itinerario di appuntamenti sacri e profani di tutta la regione. Ma con la sua Guida, Repubblica ha voluto anche dare la possibilità di far scoprire la Calabria seguendo i passi di alcuni dei suoi più noti rappresentanti dell’imprenditoria e della cultura come Eugenio Gaudio, Pina Amarelli, Giovanni Caffo, Filippo Callipo, Patrizia Mirigliani, Sandra Savaglio. O le ruote dei ciclisti, amatori e professionisti, lungo la rotta tracciata dalle piste ciclabili che toccano tutta la regione, tra parchi e cittadine, come quella che passa per Cosenza, quella sulle strade del Pollino arbereshe, nel parco nazionale della Sila o dell’Aspromonte, o ancora nella valle del fiume Argentino. Ovviamente non mancano i suggerimenti su dove e cosa mangiare, dove alloggiare e cosa comprare, con gli indirizzi di 281 ristoranti e pizzerie di tutta la regione, 186 botteghe del gusto, 78 dimore di charme, 46 produttori di olio, i vitigni. E ancora le ricette della memoria e quelle degli chef.
Presentata nei giorni scorsi a Castrovillari (foto), presso il ristorante La Locanda di Alia, dal direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, e alla presenza del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, del sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, del presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, e di quello del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, insieme a due grandi personalità femminili legate al territorio, la professoressa Sandra Savaglio, astrofisica all’Unical, e l’imprenditrice Pina Amarelli, la Guida è già andata a ruba. «Grazie a questo progetto – ha detto il governatore Oliverio – la Calabria può puntare alla destagionalizzazione del turismo, alla diffusione di un nuovo modo di far scoprire le sue bellezze e dare lustro ai protagonisti che fanno eccellenza».
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