COSENZA «Decine di milioni di euro, finalizzati a garantire i Livelli essenziali di assistenza e le prestazioni sanitarie dei cittadini dell’Asp di Cosenza, sono stati invece utilizzati per pagare parcelle, interessi di mora e pagamenti doppi e tripli di una stessa fattura. Tutto ciò rischia di aggravare la già precaria situazione del debito sanitario calabrese e di allungare ancora di più, dopo nove anni, lo stato di commissariamento della Regione».
È quanto sostiene il consigliere regionale Carlo Guccione che ha presentato un’interrogazione al presidente della giunta regionale in merito all’enorme contenzioso dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
«In seguito a una mia richiesta al direttore generale dell’Asp di Cosenza – ha spiegato il consigliere Guccione – di fornire una dettagliata documentazione sul contenzioso, in uno dei documenti consegnatomi il responsabile dell’ufficio legale dell’Asp, Giovanni Lauricella, ha ammesso che “non è in grado di fornire ad oggi un dato non contestabile sullo stato del contenzioso dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza”. Contenzioso che potrebbe essere di molto superiore alla stima: se si sommassero le cifre vincolate presso il Tesoriere e i pignoramenti, il contenzioso in essere arriverebbe alla considerevole cifra di euro 783.947.089,32. Cifra che potrebbe superare oltre il miliardo di euro».
«Infatti è in corso una ulteriore verifica interna – come ha spiegato l’avvocato Lauricella – con l’obiettivo di individuare ogni ulteriore elemento utile al fine di cristallizzare il contenzioso. Ma vediamo nel dettaglio qual è la situazione: l’Asp di Cosenza, a causa dei molteplici pignoramenti notificati all’ente, ha somme vincolate presso il Tesoriere (Bnl) per euro 103.711.876,50, alcuni dei quali azionati con lo stesso titolo esecutivo in quanto il debitore, sino a quando non viene soddisfatto il proprio credito, può azionare il proprio titolo più volte anche presso diversi Tribunali, come previsto e consentito dalle norme di procedura civile in vigore. Nello specifico, l’importo dei pignoramenti che l’Asp di Cosenza ha subito è poco meno di trecento milioni di euro».
«Dai dati ricavabili dagli elenchi trasmessi dai Tribunali di Paola, Cosenza e Castrovillari – specifica il consigliere regionale nell’interrogazione – e dai dati risultanti presso UOC Affari legali e Contenzioso risulta un totale di euro 190.802.698,62 di contenzioso in essere per l’Asp di Cosenza. Ma la stima presumibile del contenzioso in essere non tiene conto dei giudizi pendenti presso i Tribunali di Milano, Roma, Tivoli, Bologna e Catanzaro che ammonterebbe a circa 200 milioni».
«Il direttore Affari legali e Contenzioso Asp di Cosenza, avvocato Giovanni Lauricella, nella documentazione fornita dal direttore generale Raffaele Mauro al consigliere Carlo Guccione, scrive: “Ritenendo di dover fornire un dato non contestabile, nella somma complessiva non è stato conteggiato il valore delle controversie di valore indeterminato e/o indeterminabile, i procedimenti esecutivi (non essendo stato possibile reperire negli elenchi trasmessi dai Tribunali i titoli, gli interventi effettuati e gli importi richiesti), e i procedimenti di lavoro pendenti al 31/12/2016 presso il Tribunale di Cosenza, salvo quelli comunicati dai dipendenti interni”».
«Questa vicenda – ha spiegato Carlo Guccione – è stata oggetto di denunce circostanziate alla Procura della Repubblica di Cosenza. Nella seduta del 19 settembre 2018 della Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica, l’ex Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro, Massimo Scura, ha informato che nel novembre 2016 la struttura commissariale ha presentato un esposto alla Procura sulle vicende del contenzioso dell’Asp di Cosenza su fatti circostanziati. Nel corso dell’audizione il commissario Scura ha riferito che, nonostante i solleciti, nulla al momento è emerso dalle indagini».
«Il 21 novembre 2016 anche il direttore generale dell’Asp di Cosenza ha presentato un esposto sempre sul tema del contenzioso Asp, alla Procura di Cosenza – è scritto nell’interrogazione – denunciando atti e comportamenti posti in essere in danno delle casse dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza».
«Non è da escludere che in considerazione delle numerose cessioni di credito, della cartolarizzazione dei crediti, della prassi di azionare i medesimi titoli presso vari Tribunali d’Italia, della non obbligatorietà dei terzi assegnatari di somme nell’ambito delle varie procedure esecutive di notificare l’ordinanza al debitore Asp, del comportamento scorretto di alcuni creditori, della carente o distorta informazione tra i vari uffici dell’Asp, siano stati effettuati pagamenti doppi o addirittura tripli. Sono state già rilevate duplici richieste di pagamento delle stesse fatture – spiega Carlo Guccione – e la conseguente illegittima formazione di decreti ingiuntivi, unitamente all’abusivo e perdurante frazionamento del credito azionato in danno dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza che ha comportato e comporta un notevole aumento delle spese e la conseguente diminuzione delle risorse per le prestazioni sanitarie».
«È stato messo in atto un vero e proprio sistema, un circolo vizioso – afferma Guccione – che vede ritardi nei pagamenti, decreti ingiuntivi, pignoramenti e cessioni di credito, nomine di commissari ad acta che aggravano i costi finanziari (interessi, spese legali, etc.) e bruciano risorse che potrebbero essere utilizzate per migliorare la sanità cosentina e calabrese.
Il consigliere regionale chiede dunque al presidente della giunta regionale quali iniziative urgenti intende intraprendere «per evitare che decine di milioni di euro destinati a curare i cittadini della provincia di Cosenza, siano utilizzati per pagare interessi e spese legali per l’enorme contenzioso che ha portato addirittura, vista la scarsa organizzazione dell’ufficio legale dell’Asp di Cosenza, a doppi e/o tripli pagamenti di una stessa fattura».
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