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Quartier generale a San Giovanni in Fiore, per Oliverio sono «bugie»

Il governatore replica all’articolo del Corriere. E si produce in una reazione spropositata. Noi confermiamo i fatti

Pubblicato il: 06/01/2019 – 21:13
Quartier generale a San Giovanni in Fiore, per Oliverio sono «bugie»

Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente della giunta regionale Mario Oliverio

Egregio direttore, sono costretto, ancora una volta, a constatare, non senza dispiacere, il ricorso da parte vostra alle “bugie”, al solo scopo di rappresentare una mia presunta condotta non rispondente alla realtà pur di fare “cassetta “ e, presumo non solo.
In relazione all’articolo a firma Pietro Bellantoni apparso oggi sul suo giornale dal titolo “Regione, il quartier generale di Oliverio in una scuola abbandonata”, sono costretto a smentire categoricamente i contenuti dello stesso.
Non so quale sia la fonte di queste fantasiose notizie.
Ritengo di dover informare i calabresi, ammesso che ve ne sia bisogno, che la sede del Governo della Regione è presso la Cittadella a Germaneto di Catanzaro e non vi è alcun “quartiere generale” in altri luoghi ed in altre sedi immaginarie. Con preghiera di pubblicazione con la stessa evidenza della notizia assolutamente priva di fondamento, le porgo distinti saluti. (Mario Oliverio)

Illustre presidente, spiace davvero e molto, e lo dico con estrema sincerità, leggere che lei ipotizza dietro la nostra attività (che può essere condivisibile o meno, giusta o parzialmente giusta o totalmente sbagliata, ma comunque frutto esclusivamente della nostra autonomia professionale) ci possa essere uno scopo dettato non dal nostro modo di vedere le cose, di raccogliere le notizie e di fare informazione ma bensì ragioni “da cassetta” e presume addirittura che vi possano essere anche altre ragioni che non chiarisce e che pertanto ci restano oscure. Ecco, come noi non abbiamo mai messo in discussione la sua buona fede, La pregherei di non mancarci dello stesso riguardo e quindi di rimuovere ogni retropensiero rispetto ad una nostra attività strumentale o strumentalizzata. È questa la mia unica risposta come direttore, nel merito infatti non posso che allegarle le argomentazioni del collega Pietro Bellantoni che ha redatto l’articolo e che, come tutti i miei collaboratori, agisce con estremo scrupolo e per questa ragione ha la mia piena fiducia.
Bellantoni ha raccolto la notizia. Poi ha badato a raccogliere elementi a riscontro della notizia ed infine ha parlato con diverse persone che, mi creda, non sono a lei avverse anzi, tutt’altro…, avendone ulteriori conferme.
Ancora nel merito, tuttavia, vorrei farle notare che rispetto alla notizia data la sua reazione mi pare del tutto sopra le righe e anche per questo mi viene il sospetto, ma qui uso appunto il termine sospetto non avendone elementi di prova, che sia anche questa frutto di qualche solito suo consigliori che certamente fino ad oggi non ha dimostrato grande attaccamento non solo alla verità ma neanche alla sua persona. Dico questo perché questo giornale è stato l’unico a ricordare pubblicamente che lei è da ritenere nel pieno esercizio delle sue funzioni perché nessuno ha chiesto e nessuno ha disposto alcuna limitazione o interdizione rispetto alle funzioni di presidente della giunta regionale della Calabria, quindi mi pare assolutamente fuori luogo immaginare che lei nel momento in cui ha ritenuto giustamente di adeguarsi solo alle cose prescritte e non ad altro continui ad esercitare il suo ruolo, cosa che difficilmente può fare senza avere o l’autorizzazione all’accesso ai suoi uffici presso la Cittadella, ovvero a consultare atti e collaboratori e dirigenti presso il centro dove lei ora è costretto a risiedere. Non vedo di conseguenza alcuna ragione di scandalo.
Spero con questo di avere contribuito, se non alla chiarezza di una vicenda che come tutte le vicende che mettono insieme la cronaca politica e quella giudiziaria diventano sempre opache, almeno al corretto rapporto tra la mia e la sua persona, tra le sue e le mie funzioni. (Paolo Pollichieni)
Prima di dare la notizia, l’abbiamo verificata con più fonti degne della nostra assoluta fiducia. Confermiamo, pertanto, il contenuto dell’articolo. Tra l’altro, non abbiamo fatto cenno a uno spostamento di sede della Regione. (Pietro Bellantoni)

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