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«L'Epifania nera della Sila»

di Franco Laratta*

Pubblicato il: 07/01/2019 – 16:33
«L'Epifania nera della Sila»

Ieri in Sila, la Calabria del turismo, la Calabria che ha l’ambizione di essere una regione a forte vocazione turistica, ha vissuto una pagina nera.
Una splendida giornata quella dell’Epifania, come ne capitano tante durante l’inverno.
C’era anche la neve, gli impianti che funzionavano, e c’era una bella giornata di sole. Tutto insieme.
Se nonché, per colpa di uno stupido semaforo che alterna i sensi di marcia in corrispondenza di un cantiere avviato praticamente alle porte dell’inverno (!) nei pressi di Spezzano Sila, il rientro di centinaia di automobilisti si è trasformato in un vero e proprio inferno. Un semaforo è stupido, si sa, non vede che da una parte c’è una coda di chilometri, forse 10, e dall’altra non c’è nemmeno una macchina.
Bastava un po’ di buon senso nel tardo pomeriggio, per qualche ora, per regolare manualmente il senso alternato di marcia e per gestire le code! Ogni domenica e festivo c’è bisogno di operatori sul posto mentre sono in corso i lavori. Ma niente… e per fortuna la neve non ha interessato l’area di cantiere!!
E così, il giorno della Befana, chi aveva trascorso la giornata in Sila, ha impiegato ore per rientrare! Almeno due ore per raggiungere Cosenza. File fino a quasi mezzanotte. Avvelenati gli automobilisti, le famiglie, tanta gente che è salita anche dalle zone di mare per godersi la Sila e la sua grande bellezza. Tanta rabbia che si può leggere sui social.
I laghi, gli sport invernali, il treno a vapore che è diventato uno strumento di grande attrazione, migliaia di persone tra Camigliatello, Lorica, i piccoli villaggi e le piccole stazioni invernali: uno spettacolo della natura rovinato da chi non riesce a prevedere un minimo di certezza negli interventi.
L’Anas mette tanta cura nel gestire la 107 silana-crotonese, una strada di grande comunicazione divenuta strategica, che giorno e notte ha bisogno di assistenza, di cura, di manutenzione. Una strada che non ce la fa più a sopportare un traffico sempre più intenso tra i due mari, lo Ionio e il Tirreno, tra due province, tra due capoluoghi, e in mezzo il grande altopiano della Sila. Ma l’Anas fa da sempre una grande lavoro, con efficienza nonostante i pochi mezzi a disposizione.
Purtroppo da un po’ di tempo a questa parte dobbiamo constatare molte iniziative scollegate dalla normale logica del territorio!
Si ritiene “normale” aprire in Sila un cantiere poco prima dell’inverno! Così Come la scorsa estate si è deciso di asfaltare la 107 dal 10 agosto in poi. Follie allo stato puro!
Si tratta di scelte che denotano una scarsa conoscenza delle strade di collegamento dei diversi territori.
Quest’anno anche la gestione del piano neve ha mostrato qualche segnale di approssimazione! Nonostante gli straordinari sforzi del personale Anas che opera in Sila, si sono verificati numerosi disservizi.
Sembra che manchino diverse decine di risorse umane; molti sono andati in pensione negli ultimi anni. Ma di assunzioni stagionali non se ne parla nemmeno, eppure da qualche giorno sono state trasferite ad Anas altre centinaia di chilometri di strade dalla provincia!
Se gli operatori turistici, gli enti locali, i tanti appassionati della montagna fanno tanti sacrifici per favorire il turismo invernale, l’Anas si deve attrezzare e deve essere in grado di gestire al meglio questi momenti di particolare flusso degli automobilisti.

*Già parlamentare

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