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Svincolo Unical sull’A2, vertice operativo

Nella sede del Rettorato si è svolto il vertice tra Università della Calabria, Provincia, Regione, Comune di Rende e Anas per valutare il progetto preliminare

Pubblicato il: 11/01/2019 – 15:30
Svincolo Unical sull’A2, vertice operativo

RENDE «Prosegue senza sosta l’impegno di Anas, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comune di Rende e Università della Calabria per portare a compimento l’iter progettuale che porterà alla realizzazione del nuovo svincolo dell’Autostrada A2 del Mediterraneo». Lo comunica una nota dell’Università della Calabria. «Questa mattina, nella sede del rettorato – è scritto – si è tenuto un incontro tra i vertici istituzionali, alla presenza del rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, del presidente della Provincia Franco Iacucci, del sindaco di Rende, Marcello Manna, dell’ingegnere Anas Biagio Marra e di tecnici delle amministrazioni, per procedere alla valutazione preliminare di merito sul progetto di fattibilità».
«Lo svincolo, che presumibilmente sarà indicato come “Rende-Università” – aggiunge la nota – servirà direttamente l’area industriale di Rende e il collegamento con l’Università stessa, lato nord».
La realizzazione dello svincolo è prevista nel Contratto di programma 2016 – 2020 tra il ministero delle infrastrutture e dei Trasporti e Anas, «approvato – sottolinea ufficialmente Anas stesso – anche grazie alla positiva azione di impulso della Regione Calabria e al ruolo propositivo assunto nella predisposizione della Delibera».
«L’opera, per la quale è previsto un investimento complessivo di 33 milioni di euro – è detto nel comunicato – ha uno schema classico a forma di “trombetta”, con cappio disposto sul lato della carreggiata sud dell’A2 e prevede anche la realizzazione dei collegamenti con l’area industriale di Rende e l’Università della Calabria, con una rotatoria di raccordo alla viabilità esistente. Un bacino attraversato da traffico molto intenso che insiste sull’area industriale di Rende che si estende per 3 milioni e 738mila di metri quadri di superficie con destinazione urbanistica industriale e accoglie oltre 100 imprese, tra cui una delle più grandi aziende calabresi che si occupa di trattamento rifiuti. Inoltre, attualmente, crea grosse difficoltà alla circolazione anche il traffico pesante diretto all’area industriale proveniente dall’area di via G. Marconi, all’uscita autostradale di Rende-Cosenza Nord».
«La rilevanza dell’opera – prosegue – è legata anche alla presenza dell’Università della Calabria, che è il maggiore polo regionale attrattore di traffico, con i suoi 28.000 iscritti e circa 2.000 dipendenti, tra docenti e personale tecnico amministrativo».
Il rettore Crisci ha valutato, a nome dell’Unical, estremamente positivo il progetto, in particolare per la «realizzazione della bretella di collegamento diretto tra lo svincolo e l’Unical, per cui va ad integrarsi anche con il realizzando sistema di trasporto pubblico della metropolitana leggera che, nel medio periodo, si attesterà sulla struttura ponte universitaria, collegandola con le città di Cosenza e Rende». «Ciò consentirà di dare maggiore funzionalità all’intero sistema infrastrutturale dell’università, già oggetto dell’azione di recupero urbanistico prevista nel quadro più ampio del Piano particolareggiato che l’ateneo ha redatto in collaborazione con il Comune di Rende».
«Pertanto – spiega ancora il rettore – la realizzazione del nuovo svincolo autostradale, unitamente alla riorganizzazione viaria interna all’Unical, potrà consentire la regolazione di tutto il traffico in entrata e in uscita, evitando di concentrare il flusso veicolare sull’unica infrastruttura oggi presente».
«La valutazione estremamente positiva sul progetto – è detto nella nota – è stata espressa anche dal sindaco di Rende e dal presidente della Provincia».
«Una volta raccolti formalmente i tre pareri – conclude il comunicato – la Regione, sotto la supervisione dell’assessore Musmanno, li trasmetterà all’Anas, integrando così la documentazione dei pareri preliminari richiesti, considerando che la Regione Calabria ha già provveduto a trasmettere il proprio. Toccherà poi ad Anas, alla luce di questa documentazione, presentare istanza al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’avvio del procedimento di valutazione preliminare, e, successivamente, a procedere all’avvio delle procedure di approvazione finali del progetto».

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