COSENZA «È un errore storico, oggi, tentare di cancellare dei principi costituzionali che sanciscono il fondo perequativo di solidarietà verso le regioni più deboli. Se dovesse passare questo referendum scellerato resterà un Sud sempre più debole e un Nord che diventerà colonia di altre zone europee». Lo ha detto Mimmo Bevacqua, fondatore e responsabile del laboratorio politico-culturale Zonadem in occasione dell’incontro, a Cosenza, dei consiglieri regionali delle Regioni a statuto ordinario del Meridione, per affrontare l’urgenza tematica dell’autonomia differenziata. «Non capiamo la posizione dei Cinquestelle – ha poi aggiunto Bevacqua – che hanno avuto tanto in termini elettorali dalle regioni del Sud e oggi registriamo il loro silenzio e la loro assenza. Questo è un momento difficile, abbiamo bisogno di lottare per l’unità del Paese. Anche dal Pd mi aspetto una presa di posizione, perché voglio lanciare una provocazione: se non ci sono più le condizioni unitarie pensiamo ad un partito federato come in Germania. Anche qui bisogna alzare il tiro e chiedere rispetto per la storia e la cultura del Mezzogiorno». All’incontro, tenutosi nella Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza, presenti consiglieri regionali provenienti da Campania, Puglia, Basilicata e Molise. «Dobbiamo fare fronte comune – ha detto Alfonso Longobardi, consigliere regionale campano – perché questa notizia è passata troppo in sordina. Siamo preoccupati perché non vogliamo assistenzialismo, ma armi pari per poter competere con le regioni del Nord. Il Meridione va tutelato e bisogna fermare questa proposta che prevede l’autonomia fiscale per le regioni del Nord. C’è una data, il 15 febbraio, entro la quale dovrebbe arrivare un disegno di legge a firma del presidente del Consiglio Conte e questo ci preoccupa. Siamo qui per chiedere di essere ascoltati e ai parlamentari del Meridione di prendere una posizione netta per fermare questo, che si profila, come uno scempio per il Sud».
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