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Rende, sequestrati tre appartamenti utilizzati da escort

Il Tribunale di Cosenza accoglie la richiesta della Procura dopo l’operazione che ha messo nel mirino sette persone, accusate di sfruttamento della prostituzione

Pubblicato il: 12/01/2019 – 12:22
Rende, sequestrati tre appartamenti utilizzati da escort

RENDE La Squadra mobile della Questura di Cosenza ha dato esecuzione a due ordinanze di applicazione di sequestro preventivo emesse il 10 gennaio scorso dal gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, guidata dal procuratore capo Mario Spagnuolo. Oggetto dei sequestri emessi nei confronti di tre persone indagate per favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione, sono tre appartamenti di Rende.
In particolare, i citati sequestri, che richiamano integralmente l’ordinanza di applicazione di misure cautelari datata 28 dicembre scorso emessa dallo stesso Gip nei confronti di 7 persone (tra le quali rientrano i tre destinatari delle presenti ordinanze di sequestro preventivo) ritenute responsabili, a vario titolo, dei delitti di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione. L’operazione è stata eseguita dalla Squadra mobile il 4 gennaio scorso, e dall’intervento delle forze dell’ordine è emerso che gli appartamenti, uno in Via Verdi e gli altri due in Via Fermi erano utilizzati per l’esercizio della prostituzione.
Il gip ha motivato i provvedimenti sul presupposto che lo sviluppo degli accertamenti condotti dalla Squadra Mobile ha dimostrato come l’applicazione delle misure cautelari personali nei confronti degli indagati non abbia fatto cessare la condotta illecita posta in essere da questi ultimi e che sussiste invece il concreto pericolo che la libera disponibilità degli appartamenti sopra indicati possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato.
Gli appartalenti erano in uso a donne che chiedevano di “lavorare” per un determinato periodo in quella precisa località pagando la somma procapite di 50 euro al giorno a colui che gestiva le dimore. Sono in corso ulteriori accertamenti.

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