Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

«Doppia preferenza, Calabria zimbello d’Italia»

di Alessia Bausone*

Pubblicato il: 14/01/2019 – 16:16
«Doppia preferenza, Calabria zimbello d’Italia»

Tanto tuonò che non piovve. Anzi, in questo deserto culturale rispetto ai temi di genere, non stupisce il gioco delle tre carte che i capigruppo in consiglio regionale hanno fatto proprio oggi sulla tanto temuta doppia preferenza di genere nella legge elettorale.
Forse perché è una norma che tocca il bilancino dei minuziosi calcoli dei voti di clientela tanto cari ad alcuni, forse perché promuove la presenza di più donne nelle istituzioni (magari non radiocomandate come Ambra Angiolini con Gianni Boncompagni a “Non è la Rai”), ma questa riforma continua a non arrivare.
E pensare che dopo che a settembre in aula si votò il rinvio a data da destinarsi, la proponente Flora Sculco insieme al consigliere Giuseppe Giudiceandrea (solo per citare i capigruppo), chiesero voto palese e data certa, possibilmente nel «prossimo consiglio utile».
E tra tanti consigli inutili, quello “utile” non arrivò, nonostante le promesse di un altro capigruppo, Sebi Romeo, di portare a casa la riforma entro dicembre.
Nelle more, la baggianata della creazione di un «Gruppo di lavoro sulla legge elettorale regionale» costituito in seno all’Ufficio di presidenza del consiglio, mai riunitosi.
Invece la Sculco a novembre prese pubblicamente l’impegno oggi reiterato di chiedere la calendarizzazione della norma in ogni consiglio e in ogni conferenza dei capigruppo. Cosa che, come è noto, per tre mesi non avvenne.
Chi desta stupore, invece, è Gianluca Gallo che poco più di una settimana fa dichiarò: «Sulla preferenza di genere non vedo ostacoli. Per me si può arrivare in aula per una serena discussione, senza dietrologie» che, con il moderato per la Calabria Tonino Scalzo, già firmatario di una proposta di legge sul riequilibrio di genere in precedenti legislature, hanno chiesto ennesimo rinvio per una riforma complessiva della legge elettorale
Ecco, tra palese incoerenza e sequela di pagliacciate, tra interrogazioni parlamentari che pendono e pubbliche prese di posizione di dirigenti nazionali dei partiti, su un tema così sentito e attuale la Calabria rischia di essere percepita come la Regione zimbello della parità di genere.
Confido che la “toppa” dei capigruppo Giudiceandrea e Romeo di calendarizzare formalmente la proposta (non si sa se quella già rimandata di settembre o quella approvata dai consigli comunali con capofila Catanzaro) nel primo consiglio regionale di febbraio non sia l’ennesima presa in giro di un consiglio che non fa più ridere.
*Dirigente Pd Calabria

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x