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Marziale: «A Bagnara non assegnati gli assistenti per gli alunni disabili»

La denuncia del garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Regione che ha visitato l’istituto. «Ritardi inaccettabili, situazione critica»

Pubblicato il: 17/01/2019 – 14:43
Marziale: «A Bagnara non assegnati gli assistenti per gli alunni disabili»

BAGNARA CALABRA Accompagnato dalla presidente del consiglio d’istituto Antonella Tripodi e dalla consigliera Mimma Laurendi, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, si è recato stamane all’Istituto Comprensivo “Foscolo” di Bagnara Calabra, dove ha incontrato la dirigente scolastica Giovanna Caratozzolo in merito alla persistente mancata assegnazione delle figure specialistiche spettanti di diritto ai bimbi disabili.
«La dirigente – spiega il Garante – mi ha mostrato la documentazione attestante l’espletamento, come prassi prevede, di ogni formalità perché ai bambini venissero assegnati i dovuti assistenti specializzati, e mi ha riferito di continue sollecitazioni all’amministrazione comunale del tutto inascoltate. Le componenti del Consiglio d’istituto mi hanno riferito che, nel corso di un recente tavolo tecnico, sarebbe stato evidenziato dagli amministratori presenti che la responsabilità sarebbe da ascriversi alla Regione che non ha destinato i fondi, cosa che smentisco categoricamente. Scuola e genitori, insieme, riferiscono di una girandola di date e scadenze che slittano continuamente».
«Non ho potuto che rilevare ritardi inaccettabili – continua Marziale – che uniti all’emergenza strutturale sopraggiunta ad inizio anno ed alla precarietà della destinazione attuale, rendono la situazione scolastica bagnarese drammatica. La stessa prospettiva di ovviare agli assistenti specialistici, in attesa del bando, con personale non specializzato, preannunciatami telefonicamente dal vicesindaco Mario Romeo, desta serie perplessità. Il diritto dei bambini è quello di essere seguiti da specialisti non da figure surrogate».
Per il Garante: «La situazione, sollecitata da continue segnalazioni genitoriali, è talmente critica da non consentirmi di mediare oltre, giacché anche le mie precedenti azioni sono rimaste prive di riscontro oggettivo. Pertanto – conclude Marziale – non mi rimane che seguire le prassi istituzionali che il caso richiede».

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