LAMEZIA TERME Gli agenti del Commissariato di Lamezia Terme, nella notte tra giovedì e venerdì, hanno tratto in arresto B. B., di anni 32, di origine marocchina ma abitante a Lamezia Terme, nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia. Infatti alle 00,40 di stanotte, una Volante è stata inviata in soccorso di una donna che aveva chiesto aiuto al 113.
Giunti in piazza Mazzini, la donna è stata rintracciata ed identificata sotto la tettoia del vicino supermercato, dove aveva trovato riparo. Aveva in braccio la figlia di soli 11 mesi.
La giovane, anche lei di origine marocchina, ha raccontato agli agenti che, poco prima, era stata aggredita dal marito il quale le aveva lanciato addosso un bicchiere che l’aveva colpita alla testa, l’aveva afferrata dal collo e dopo averla colpita ripetutamente con pugni alla testa, le aveva rotto il telefono per impedirle di chiamare la Polizia. L’aveva mandata, con in braccio la bambina, fuori casa con la forza, incurante persino della tenera età della figlia e della bassissima temperatura della notte.
La donna e la bambina sono state soccorse con l’ausilio di un’ambulanza e trasportate al Pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme. I poliziotti hanno poi effettuato un sopralluogo all’interno dell’abitazione e tra le altre cose hanno notato che l’uomo stava tranquillamente dormendo a letto e che all’interno della stanza da letto aleggiava un forte odore di alcool.
In applicazione del Protocollo predisposto dalla Polizia di Stato per tutelare le vittime di violenze familiari, la donna e la bambina sono state messe in sicurezza e l’uomo è stato arrestato.
Gli agenti hanno accertato che la donna aveva più volte denunciato i comportamenti violenti dell’uomo in ambito familiare. Il suo compagno, infatti, spesso sotto l’effetto di bevande alcoliche, aveva già sottoposto la moglie a soprusi e atti vessatori e violenti, minacciandola di morte con una mannaia e in passato rompendole con un pugno il setto nasale.
L’uomo, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Marta Agostini, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del Commissariato di Lamezia Terme in attesa del rito direttissimo.
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