CROTONE Il progetto di realizzare una discarica in località Santa Marina di Scandale, nel Crotonese, «era noto e condiviso». L’ex sindaco di Scandale, Igino Pingitore, interviene sulla questione per difendersi dagli attacchi dell’attuale amministrazione comunale, guidata da Antonio Barberio, che lo accusa di non avere prodotto atti concerti per bloccare il progetto (lo abbiamo raccontato qui). Non ci sta Pingitore ad essere accusato di non avere fatto nulla per evitare la realizzazione della discarica di 450mila metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi nel territorio comunale di Scandale a cui ha dato l’ok la Conferenza dei servizi svoltasi alla Regione. Pingitore si difende affermando di «avere convocato ben tre consigli comunali, che si sono espressi contro il progetto». Nell’ultima riunione del civico consesso, presieduta da Pingitore, «il consiglio comunale ha anche giustificato il no al progetto della discarica con la legge regionale del 2016 che imponeva “zero discariche” in tutto il territorio calabrese». Pingitore, però, non si limita a difendersi dalle accuse di non avere prodotto atti per impedire la realizzazione dell’impianto proposto dalla ditta Ecolsystema, ma punta anche il dito contro il sindaco di Crotone Ugo Pugliese. Secondo Pingitore, Pugliese aveva condiviso l’accordo con la Regione Calabria per realizzare a Santa Maria di Scandale la discarica di rifiuti speciali non pericolosi al servizio del compattatore che opera a Ponticelli nel Comune di Crotone. Il progetto prevede di smaltire a Santa Maria i resti dei rifiuti, la parte non differenziata, che vengono lavorati nell’impianto di Ponticelli. Pingitore sostiene che Pugliese abbia condiviso il progetto della Regione perché, nella sua qualità di presidente dell’Ato, il 9 gennaio 2018 ha convocato una riunione dei sindaci della provincia di Crotone che al quarto punto dell’ordine del giorno prevedeva la «richiesta parere istanza di verifica assoggettabilità a Via e di modifica Aia discarica rifiuti speciali loc. Santa Marina del Comune di Scandale – Aia . 2014/2010 da parte della Regione Calabria». Il punto all’ordine del giorno non ha avuto il parere favorevole dei sindaci presenti all’incontro perché, secondo Pingitore, fu lui a convincerli a «bocciare la proposta e condividere il progetto di smaltire i rifiuti attraverso impianti e non discariche». Il problema della proposta di realizzare nell’area di Santa Marina una nuova discarica è rappresentato soprattutto dalla presenza, in territori limitrofi, di altri impianti che lavorano rifiuti o producono inquinamento.
Gaetano Megna
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