Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’avvocato Pietro Marino all’articolo dal titolo Le «trame vischiose» che portano a Catanzaro.
In ordine alla vicenda giudiziaria della Procura di Lecce che ha portato agli arresti del pubblico Ministero Michele Nardi e che secondo la notizia diffusa dalla stampa vedrebbe chiamato in causa, benché non indagato, il sottoscritto avv. Pietro Marino precisa quanto segue.
L’avv. Marino si dichiara assolutamente estraneo ai fatti ricostruiti dai giornali.
Non ha mai avuto alcun contatto personale, diretto e/o indiretto, ovvero alcun rapporto di tipo professionale, nemmeno per interposta persona, con i soggetti coinvolti nell’inchiesta pugliese, che risultano allo stesso del tutto sconosciuti.
Tenuto conto che i fatti, per come narrati, risultano lesivi della reputazione personale e professionale del sottoscritto, ci si riserva ogni futura azione a tutela della mia onorabilità e si chiede al contempo che alla presente nota venga assicurata la più ampia diffusione, secondo il diritto di rettifica riconosciuto dalla normativa di settore.
Avv. Pietro Marino
Nel riportare i fatti di Lecce il Corriere della Calabria ha tenuto conto esclusivamente di quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare relativa all’indagine, raccontando i fatti per come esposti dal gip e specificando che l’avvocato non è indagato e l’incontro con Michele Nardi non è avvenuto. Nulla che possa ledere immagini, solo la cronaca di una indagine. (aletru)
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