LAMEZIA TERME Le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, hanno proclamato per il prossimo 29 gennaio una giornata di sciopero con astensione collettiva dal lavoro da parte del personale dirigente del Comune di Lamezia Terme. La corda, troppo tesa, si è spezzata tra le sigle sindacali e i commissari prefettizi che gestiscono il Comune di Lamezia dopo lo scioglimento del consiglio comunale del novembre 2017. Tre sono i dirigenti che gestiscono tutti i settori della macchina amministrativa, alcuni delicatissimi e strategici come l’edilizia, l’urbanistica, i lavori pubblici, settori per i quali i dirigenti Nadia Aiello e Alessandra Belvedere, non hanno, tra l’altro, le competenze accademiche. Il terzo dirigente è Salvatore Zucco che gestisce due settori mentre gli altri 10 sono divisi tra la Aiello e la Belvedere. Questo stato di cose ingolfa non poco l’andamento della macchina burocratica e sta scatenando parecchi malumori sia all’interno del Comune che tra i fruitori dei servizi.
Lo stato di agitazione era già stato proclamato il 22 novembre scorso, tramite posta certificata. Il 10 dicembre – scrivono i sindacati in una nota vergata da Franco Grillo per la Cgil, da Giuseppe Chirumbolo per la Cisl e da Bruno Ruberto per la Uil – «si è tenuta presso la Prefettura di Catanzaro una riunione tesa all’esperimento della procedura di raffreddamento e conciliazione, prevista dalla normativa vigente in materia di sciopero, convenendo di svolgere incontri in sede comunale e di riconvocarsi in Prefettura giorno 4 gennaio 2018 per la definizione della procedura di raffreddamento».
Durante l’incontro formale del 14 dicembre i sindacati hanno proposto al segretario comunale, che rappresentava il Comune di Lamezia Terme, di creare un cronoprogramma per risolvere le varie vertenze. Una sorta di tavolo permanente con incontri nei quali discutere i vari problemi. Hanno proposto la redistribuzione degli incarichi dirigenziali tra i tre dirigenti, includendo anche il segretario comunale che ha la facoltà di ricoprire ruoli dirigenziali. È stato, inoltre, proposto di attivare le cosiddette posizioni organizzative, ossia, volgarmente, di nominare dei vicedirigenti. Soluzioni-tampone in attesa di una risoluzione definitiva e radicale del problema. Ma a quell’incontro è seguito, da parte del segretario comunale e della terna commissariale, il silenzio.
«In data 14 dicembre 2018, in sede comunale, per come convenuti, si è tenuto l’incontro tra il segretario comunale, in rappresentanza del Comune di Lamezia Terme, e le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, permanendo invariato lo stato della vertenza in atto», scrivono i sindacati.
Gli obbiettivi che erano stati prefissati sono stati mancati, accusano Cgil, Cisl e Uil. Tra le altre cose si lamenta la mancata apertura dei tavoli di contrattazione aziendale, normativo ed economico. Manca il piano degli obbiettivi. A dicembre 2017, dopo lo scioglimento del consiglio comunale, si sono dimessi i componenti dell’Organismo indipendente di valutazione – che monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso, anche formulando proposte e raccomandazioni ai vertici amministrativi – e non è stato più ricomposto. Ci sono poi problemi atavici che risalgono nel tempo. Per esempio dal 2005 si registra l’assenza del contratto decentrato integrativo.
Nel corso dell’incontro in Prefettura del 4 gennaio scorso i sindacati hanno chiuso la vertenza con esito negativo. Lo sciopero per il 29 è stato, dunque, proclamato. I sindacati assicurano che saranno garantiti i servizi minimi essenziali secondo le norme contrattuali del comparto dell’area della dirigenza.
ale. tru.
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