LAMEZIA TERME Una zona degradata, sommersa e quasi dimenticata. La storia del quartiere “Ciampa di Cavallo” di Lamezia Terme è nota, già consegnata agli annali come una battaglia persa o forse come un territorio che non sarà mai più riconvertito e riqualificato, semmai il contrario. Le immagini che abbiamo raccolto sembrano spingere irrimediabilmente verso la seconda ipotesi.
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Rifiuti abbandonati qua e là, fango, detriti e fogne a cielo aperto. Ma qui a preoccupare maggiormente è l’incidenza delinquenziale, numeri alla mano in forte crescita: decine le famiglie, per lo più rom, che occupano l’enorme palazzo Aterp. Pochi, invece, gli abitanti italiani ma qui l’etnia o la nazionalità c’entrano ben poco. Non è un caso, infatti, se qui si sono concentrate le fasce più deboli del tessuto sociale di Lamezia Terme, quelle che hanno più difficoltà a far sentire la loro voce negli uffici che contano o a farsi ascoltare dai politici che, sistematicamente, puntano su questo territorio per rilanciare le proprie ambizioni elettorali.
Ma è proprio qui che stamattina gli uomini della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco hanno concentrato le proprie forze per cercare di ristabilire un minimo di legalità: diversi gli arresti per spaccio di droga e furto di energia elettrica (qui la notizia, in basso i dettagli), così come è elevato il disagio sociale certificato. Molti, infatti, i bambini assenti da scuola e costantemente in giro fra le vie del quartiere, usati anche come sentinelle nello spaccio di droga.
Insomma una situazione di forte criticità che di certo non potrà essere debellata in poche ore, neanche con un massiccio impiego di forze dell’ordine. Occorre un progetto a lungo termine per riqualificare “Ciampa di Cavallo”, un impegno serio e duraturo che possa rilanciare un territorio e offrire una speranza concreta alle nuove generazioni, perse drammaticamente fra rifiuti, degrado e criminalità.
GLI ARRESTI Nel blitz sono stati impegnati circa cento uomini della Compagnia Carabinieri, del Commissariato di P.S. e del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme. Decine gli spazi comuni e gli appartamenti sottoposti a perquisizione da parte delle forze di polizia ove, anche grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco e di personale dell’Enel, sono stati riscontrati diversi allacci abusivi alla rete elettrica, che hanno portato all’arresto di due persone ed al deferimento in stato di libertà di altre due. Altri due soggetti, invece, sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. All’interno di uno degli appartamenti perquisiti, dove era possibile l’accesso solo grazie all’ausilio dei Vigili del Fuoco, infatti, è stato sorpreso B.S. classe 84, lametino, il quale stava tentando di disfarsi di sostanza stupefacente. L’accurata perquisizione, condotta anche con l’ausilio delle unità cinofile, ha permesso di recuperare da un’intercapedine del bagno circa 200 grammi di sostanza stupefacente fra eroina e cocaina, sostanza da taglio per la preparazione delle dosi e circa 1000 euro in banconote di piccolo taglio suddivise e custodite in sacchetti di plastica, nonché un lungo arnese artigianale utilizzato dal giovane per recuperare la citata sostanza una volta nascosta nell’intercapedine all’atto di eventuali controlli. La contestuale perquisizione di un ulteriore appartamento riconducibile alla medesima proprietaria dell’abitazione permetteva invece di rinvenire la somma in contanti di circa 4000. La donna, B.C. (classe ’69), lametina, già nota alle forze dell’ordine, è stata tratta in arresto in concorso con il giovane per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dei controlli negli spazi comuni, infine, è stato rinvenuto anche un giubbotto antiproiettile completo di piastra balistica, pronto all’uso.
g. c.
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