«Dall’opposizione alla proposta di governo»

La conferenza stampa tenuta l’altroieri dai gruppi dell’opposizione in Consiglio regionale ha rappresentato uno spartiacque fondamentale per la politica calabrese. Le tre liste che nel 2014 avevano sostenuto la candidatura di Wanda Ferro (Forza Italia, Casa delle Libertà e Fratelli d’Italia) hanno cambiato la loro “missione”, passando dalla fase dell’opposizione intransigente (che comunque non verrà meno fino alla fine della legislatura) a quella della “proposta di governo”.
Noi consideriamo già conclusa in anticipo l’esperienza di Mario Oliverio e del centrosinistra, non solo per la vicenda giudiziaria che lo coinvolge (e che ha creato un caos alla Regione), ma soprattutto per il fallimento globale delle sue politiche e delle sue ricette per affrontare i mali della Calabria.
La scelta se mettere fine ad una lunga agonia politico-istituzionale o resistere sulle barricate di Fort Alamo appartiene tutta al presidente e alle forze politiche che lo sostengono. Si prendano loro questa responsabilità davanti ai calabresi. Comprendiamo anche lo spirito di sopravvivenza che anima molti esponenti del centrosinistra, ma questo gioco potrebbe avere effetti devastanti per una Regione che, tra le altre cose, ha davanti la sfida del federalismo differenziato, i cui rischi sono ormai evidenti.
Il divario tra Regioni del nord e Regioni del sud potrebbe aggravarsi notevolmente con l’accelerazione che il governo gialloverde vorrebbe dare all’autonomia di Lombardia, Veneto ed Emilia. C’è necessità che dal sud e dalla Calabria parta una risposta.
La conferenza stampa è stata un punto di partenza, ma noi siamo ben consapevole che l’alleanza che avrà l’ambizione di governare la Calabria è molto più ampia e vasta di quella da noi rappresentata. 
Non poteva esserci la Lega, alleato fondamentale, perché non ha rappresentanti elettivi in questo consiglio regionale. Non potevano esserci i consiglieri di Ncd, che noi consideriamo interlocutori preziosi, perché hanno mantenuto dal 2014 ad oggi una posizione autonoma ed equidistante.
Soprattutto non potevano esserci in questo momento di carattere puramente istituzionale tutte quelle forze e quei movimenti popolari e civici che stanno mostrando interesse per il nostro progetto di cambiamento e che vogliono essere in campo.
 Non una opposizione che si restringe, dunque, ma un’alleanza di governo che prende lentamente forma e che lavora sodo per mettere in piedi una proposta programmatica che possa convincere i calabresi, una proposta seria e innovativa che faccia leva sull’economia della conoscenza, sulle nuove frontiere dell’ambiente, dell’energia e dell’agricoltura, su un sistema turistico realmente competitivo.

*consigliere regionale Forza Italia